Elisa Vandersteel, ventitré anni, muore mentre sta andando in bicicletta, apparentemente colpita da un fulmine. Ma poiché è una bellissima giornata, è evidente che la causa debba essere un'altra. Il caso è affidato a Kay Scarpetta, che da giorni sta ricevendo inquietanti filastrocche da un anonimo molestatore, il quale a sua volta sembra coinvolto nella scomparsa di Elisa. Ma in che modo? (byAmazon.it)
Continuo imperterrita a leggere i romanzi di questa autrice, rimanendo sempre più delusa, nel vano tentativo di ritrovare quello stile accattivante ed intrigante che mi ha fatto amare i primi romanzi in cui ho conosciuto Kay Scarpetta. Questo è stato oltremodo noioso, prolisso senza alcuna ragione per la maggiorparte, con tante pagine in cui il 'nulla' la faceva da padrone. Conversazioni non dette, sottintesi tra i protagonisti senza un apparente motivo, che non hanno fatto altro che accrescere la mia voglia di arrivare velocemente al termine. Poi nelle ultime pagine, anche quello che doveva essere il colpo di scena mi è apparso abbastanza scontato, ed un pelo ridicolo, soprattutto nella descrizione della cattura del drone assassino tramite una canna da pesca... mah, non ho parole! Poi vabbè, ormai senza ritegno, inserisco anche la notizia finale che avrebbe dovuto scioccarmi, ma che in realtà vedo solo come un appiglio per poter continuare una storia che ormai si trascina 'malamente'... Desi è il figlio di Carrie e di Temple Gault; la prima rimasta gravemente ferita durante la 'pesca al drone assassino' e il secondo, complice di Carrie, morto in uno dei romanzi precedenti. Desi ha tutte le carte in regola quindi per diventare uno psicopatico DOP???
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