mercoledì 23 novembre 2011

Il simbolo perduto


di Dan Brown

Robert Langdon, famoso professore di simbologia ad Harvard, è in viaggio per Washington. E stato convocato d'urgenza dall'amico Peter Solomon, uomo potentissimo affiliato alla massoneria, nonché filantropo, scienziato e storico, per tenere una conferenza al Campidoglio sulle origini esoteriche della capitale americana. Ad attenderlo c'è però un diabolico individuo, tatuato dalla testa ai piedi, che progetta di servirsi di lui per disseppellire un segreto che assicurerebbe a chi lo possiede un enorme potere. Langdon intuisce qual è la posta in gioco quando all'interno della Rotonda del Campidoglio viene ritrovato un agghiacciante messaggio: una mano mozzata con il pollice e l'indice rivolti verso l'alto. L'anello istoriato con emblemi massonici all'anulare non lascia ombra di dubbio: è la mano destra di Solomon. Langdon scopre di avere solamente poche ore per ritrovare l'amico, sempre che sia ancora vivo. Viene così proiettato in un labirinto di tunnel e oscuri templi, dove si perpetuano antichi riti iniziatici. La sua corsa contro il tempo lo costringe a dar fondo a tutta la propria sapienza per decifrare i simboli che i padri fondatori hanno nascosto tra le architetture della città. Fino al sorprendente finale. Un nuovo capitolo de "Il Codice da Vinci", un thriller dalla trama mozzafiato, che si snoda a ritmo incalzante in una selva di simboli occulti, codici enigmatici e luoghi misteriosi. (by BOL)


Trovo gli argomenti trattati da questo scrittore sempre molto interessanti, li considero pur sempre dei romanzi ma riesce comunque a solleticare la mia curiosità. Anche in questo romanzo le questioni riguardanti la potenza della mente umana, la neoetica e tutto quello che ne consegue mi hanno fatto riflettere e mi piacerebbe leggere qualcosa di 'serio' al riguardo, in modo da farmene un'idea un po' più scientifica. Per quanto riguarda il romanzo, l'ho trovato un po' più statico degli altri due suoi best sellers, Angeli e demoni ed il Condice da vinci… ma comunque abbastanza avvincente ed in alcuni punti pure sorprendente.

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