giovedì 24 novembre 2011

Tre atti e due tempi

di Giorgio Faletti

Come ogni gioco che si rispetti, anche il calcio ha la sua parte di finzione, le sue star, i suoi comprimari, le sue sceneggiature e le sue scenografie. Ha scaramanzie, funambolismi, colpi bassi, canaglie che si aggirano dietro le quinte, grossi interessi in ballo. Ma soprattutto ha un pubblico a cui di tutto questo non interessa nulla, migliaia di persone sugli spalti e in tribuna disposte a gridare, a imprecare e a giurare che, per quei novanta minuti più recupero, è tutto vero. Ognuno seduto con il fiato sospeso a vedere se finalmente quella benedetta palla si infila in quella maledetta rete. Così, a volte, arriva una domenica in cui si decidono le sorti del campionato, una domenica in cui si gioca la partita che vale una stagione, una domenica in cui le bandiere colorate sono pronte a sventolare in segno di trionfo o a sbiadirsi di bianco in segno di resa. Che accade allora, se proprio quella domenica, a pochi minuti dal fischio d'inizio di quella partita, il mister non si trova? (by BOL)

Più che un romanzo lo definirei un racconto, e non solo per la sua lunghezza, ma proprio per come si sviluppa la narrazione. Attratta dalla modesta voluminosità dell'opera, ho cominciato a leggerlo ignara che trattasse un argomeno a me poco caro: il calcio. Sì, il tema principale è quello, tutto gira intorno ad una partita di fine stagione, con i protagonisti che vengono descritti mano a mano che passa questa giornata cruciale delineandone aspetti positivi e negativi. Non posso certo dire che sia scritto male o che non scorra bene, ma purtroppo, per quanto mi riguarda, la scelta dell'argomento non mi ha colpito particolarmente. Mi hanno chiesto: 'Se non ti piaceva perchè non l'hai lasciato perdere?' Non amo lasciare a metà i libri, mi è capitato qualche volta ma cerco di non farlo, preferisco cercare di affrettarne la lettura per passare oltre... Ho fatto esattamente così con questo libro, in tre giorni l'ho macinato, nonostante non abbia molto tempo per leggere. A chi consiglio la lettura di questo libro? a tutti gli amanti del calcio che vogliono passare qualche ora di relax in compagnia del loro sport preferito, facendo il tifo per uno sport che troppo spesso viene inquinato da interessi più grandi...

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