lunedì 7 marzo 2022

Pollyanna

di Eleanor Porter

Fin da piccola Pollyanna ha imparato da suo padre ad affrontare gli ostacoli col sorriso sulle labbra e a non scoraggiarsi mai. A undici anni va a vivere dall’austera zia Polly e grazie al suo carattere solare mette in subbuglio la tranquilla vita del paese. Tutti gli abitanti, zia Polly compresa, si lasceranno coinvolgere dal suo “gioco della contentezza”, che consiste nel trovare sempre, in qualsiasi circostanza, un motivo di cui rallegrarsi. (by Amazon.it)

Vi starete domandando da dove viene questa regressione all'infanzia che mi porta utlimamente a leggere tanti libri per ragazzi, ma posso assicurarvi che esiste una spiegazione. La lettura di 'Anna dai capelli rossi' è nata perchè mia madre ha scoperto, in tardissima età, che ama leggere romanzi, non troppo impegnativi e amando il personaggio di Anna, le ho preso l'intera saga che ha divorato. Poi, curiosa di natura, ho provato a leggere il primo e, dato che amo questo modo di scrivere un po' 'retrò', adesso sul mio comodino ho l'ultimo della saga... Per Pollyanna invece la storia è un tantino diversa e merita che ve la racconti.

Nel multisala che frequentiamo c'è una libreria e in attesa di entrare in sala, un giretto ce lo facciamo sempre volentieri. Data la passione della mamma, mi aggiravo qualche settimana fa tra i libri per ragazzi, alla caccia di qualcosa che non costasse molto e che fosse scritto con caratteri abbastanza grandi. Al fianco di 'Piccole donne' l'ho visto... ed il mio cuore ha perso un colpo... erano decenni che non ci pensavo, 'Pollyanna' è stato il mio primo libro 'intero' che ho letto e di cui mi ricordo. Ero alle elementari, secondo me in quarta o in quinta, ed avevamo una piccola biblioteca scolastica, niente di eclatante, qualche libro che forse era stato regalato dalle famiglie degli studenti. Non so nemmeno come è giunto tra le mie mani questo libro, so solo che per me è stato un traguardo importante, leggere un libro intero era un'impresa per me! Voi non ci crederete, ma nonostante non abbia mai più riletto questo libro, alcuni particolari, mentro lo rileggevo, mi sono venuti in mente, come ad esempio i prismi del candelabro che posti al sole creano il tanto amato arcobaleno di Pollyanna. Strana la memoria, la mia fa cilecca su tantissime cose, soprattutto recenti e poi riesce a ripescare immagini sepolte da anni...

Questo romanzo fa parte di quelle storie che contengono una morale molto forte, quando ero bimba tutto doveva avere una morale, a partire dalle fiabe passando per i cartoni animati degli anni 70-80. Una bimba che riesce a trovare un motivo per cui essere contenta in qualsiasi situazione, è un esempio da seguire, per non rattristarsi delle piccole cose che capitano ai bambini. Tutto questo ottimismo sembra essere contagioso e quando è la piccola Pollyanna ad aver bisogno che qualcuno le mostri come giocare al suo 'gioco della contentezza', trova tanti amici pronti ad incitarla. C'è veramente poco di cui essere contenti in questo particolare momento storico, per tutto quello che sta succedendo intorno a noi, è difficile trattare questo romanzo diversamente da quello che è, cioè un semplice romanzo per ragazzi!

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