mercoledì 23 novembre 2011

Contatto visivo

di Cammie McGovern

È l'ora della ricreazione alla Woodside Elementary School. Adam, un bambino autistico di nove anni, e Amelia, una sua compagna di classe, svaniscono nel nulla. Scatta l'allarme, partono le ricerche. Adam viene ritrovato alcune ore dopo nel bosco ai margini della scuola. Accanto a lui il cadavere della piccola Amelia, uccisa con una coltellata al cuore. Per la polizia la testimonianza del bambino sarebbe fondamentale, ma Adam non può dire che cosa abbia visto o sentito. Si è chiuso in un silenzio invalicabile, un mutismo che anche la madre, Cara, non riesce a spezzare. Non resta che cercare di leggere dietro quegli occhi spaventati, decifrare qualsiasi segnale, capire perché Adam, che di solito non infrange mai le regole, si sia allontanato dalla scuola. Un aiuto inaspettato arriva da Morgan, adolescente con lievi deficit mentali, che sembra l'unico in grado di comunicare con il bambino. Sospetti e indizi si rincorrono, ma solo Cara sembra avere la risposta. È nel suo passato che si annida la verità, una realtà fatta di segreti e sospetti che la donna ha cercato troppe volte di nascondere per il bene di suo figlio, ma che adesso minaccia di sconvolgere la vita dell'intera comunità. "Contatto visivo" è un thriller psicologico di rara intensità, costruito intorno al rapporto tenero e complesso che lega una madre e il suo bambino. Il piccolo Adam, che a suo modo riesce a essere un eroe, è un protagonista indimenticabile.
Cammie McGovern racconta la sua vicenda con forza e credibilità, grazie a una scrittura capace di scavare nelle ombre e nei silenzi del cuore umano. (by BOL)


Ho divorato questo piccolo romanzo… complice anche la possibilità di dedicarmici senza problema. Mi è piaciuto davvero tanto ed anche l'argomento trattato mi ha coivolto molto. Probabilmente il fatto che l'autrice abbia un figlio autistico ha semplificato il suo calarsi così a fondo nell'argomento, i pochi momenti in cui si è calata nei panni del bambino sono stati emozionanti, anche se in realtà io non ho le conoscenze necessarie per sapere se effettivamente un bimbo autistico pensa quello che lei ha descritto. E' un mix vincente tra un triller e romanzo di una dolcezza e sensibilità infinite…

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