di Michael Connelly
Harry Bosch è impegnato in un caso che ha sconvolto l'intera Los Angeles: un famoso regista è accusato di aver assassinato una giovane attrice dopo averla violentata. Nel frattempo Terry McCaleb è costretto a interrompere il suo soggiorno sull'isola di Catalina, richiamato da una sua collega per un nuovo caso: un omicidio firmato, il cui unico indizio sembra essere la statua di plastica di un gufo trovata sul luogo del delitto. Seguendo il filo delle sue indagini, McCaleb arriva a collegare questo caso con l'assassinio dell'attrice a cui lavora Bosch e capisce di avere a che fare con uno dei serial killer più spietati degli ultimi decenni. Ma qualcosa gira storto e Bosch si trova, suo malgrado, a doversi difendere dal più atroce dei sospetti. (by Amazon.it)
Il fatto che il nostro detective si chiami come un pittore molto famoso, le cui opere sono veramente molto particolari, è un aspetto che mi ha sempre colpito. Tra l'altro le opere trattano spesso i peccati del genere umano ed il killer di turno ha utilizzato un metodo per uccidere presente in uno di questi dipinti, proprio per incastrare Harry Bosch. Che poi l'FBI possa aver pensato, anche solo per un secondo, che un detective con l'esperienza di Bosch potesse lasciare una traccia così inequivocabile, per me resta un mistero, ma l'intrecciarsi del processo in cui Bosch era un testimone chiave, con un altro omicidio in cui volevano incastrarlo è un colpo di genio degno di Connelly.
Nessun commento:
Posta un commento
Lasciate un commento... voi che leggete...