mercoledì 23 novembre 2011

Il cannocchiale d'ambra

di Philip Pullman

Lyra, ragazzina impetuosa, appassionata, onestissima e ingenua bugiarda e Will, orgoglioso, sensibile, leale e coraggioso, ma sfuggente come un gatto: i due, provenienti da mondi diversi, nel corso del secondo libro si sono incontrati, scontrati e sono poi diventati amici per la pelle. Will è in possesso della 'lama sottile', un misterioso coltello che permette il passaggio tra i mondi e che ora è l'unico mezzo per liberare Lyra, tenuta addormentata dalla signora Coulter in una grotta del suo mondo. Ma Will non è l'unico a cercare la ragazzina, centro di un'antica profezia delle streghe: la Chiesa, da cui la signora Coulter, sua madre, ora si sta nascondendo, ha decretato la morte di Lyra; suo padre, Lord Asriel, la cerca perché sa che senza di lei Will, 'portatore' del potentissimo coltello, non si unirà a lui nella battaglia finale contro l'Autorità. Will e Lyra sono coscienti di avere un compito importante da svolgere, ma non sanno quale sia: perché la profezia si avveri non dovranno obbedire a un destino precostituito, ma essere liberi di scegliere. Dopo "La bussola d'oro" e "La lama sottile", Philip Pullman arricchisce il suo multiforme e geniale universo di nuovi personaggi - i gallivespiani, orgogliosi guerrieri a cavallo di libellule dai colori sgargianti; i mulefa, strane creature che viaggiano su ruote, dotate di linguaggio e della capacità di vedere la Polvere - e apre nuovi mondi, arrivando perfino nella terra della morte. Nel "Cannocchiale d'ambra" la storia diventa grandiosa, epica, sfrontata e dissacrante, esplora i recessi più profondi dell'animo, supera i confini tra cielo e terra, in un'entusiasmante e insieme poetica unione di avventura, filosofia, mito e religione. I livelli di lettura si moltiplicano: i lettori più giovani possono immedesimarsi nei due protagonisti e seguire l'avventura mozzafiato, meravigliarsi, tremare e rimanere abbagliati dalle rivelazioni che illuminano alcuni oscuri aspetti della vicenda; gli altri possono apprezzare la forza intellettuale di un formidabile pensatore, il gioco dei riferimenti, la temerarietà dell'interpretazione. Pullman usa lo strumento del fantasy per parlare della realtà, e costruisce un universo di meraviglia e riflessione: un territorio mai visitato dalla poesia e dalla prosa, un vero e proprio nuovo mondo della narrativa. (by BOL)

Con questo ho terminato la trilogia… a Natale uscirà il film basato sul primo di questi romanzi 'La bussola d'oro' e devo dire che sono curiosa di vedere come verranno resi i protagonisti di questa storia. L'ultima parte di questa avventura è stata all'altezza dell'intera saga, mi è piaciuta davvero tanto, soprattutto la parte in cui i due ragazzi visitano il mondo della morte… purtroppo non sono stata molto costante nella lettura e ci ho messo davvero una marea di tempo, ma vi assicuro che non è stata colpa dell'argomento trattato, consiglio questa trilogia a tutti i ragazzini, sia per la fantasia degli argomenti trattati sia per il modo in cui sono scritti… molto scorrevole ed accattivante.

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