mercoledì 23 novembre 2011

La bussola d'Oro

Lyra vive al Jordan College di Oxford. Oxford non è lontana da Londra, e Londra è in Inghilterra. Ma il mondo di Lyra è diversodal nostro. Oltre l'oceano cìè l'America, ma lo stato più importante di quel continente si chiama Nuova Francia; giganteschi orsi corazzati regnano sull'artico; lo studio della natura viene chiamto "teologia sperimentale". E soprattutto ogni essere umano ha il suo daimon: un compagno, una parte di sé di sesso opposto al proprio grazie al quale nessuno deve temere la solitudine.
Questo mondo attraversa un periodo critivco: nella luce misteriosa dell'Aurora Boreale cade una Polvere di provenienza ignota, dalle proprietà oscure. Uomini si scienza, autorità civili e religiose se ne interessano e ne hanno allo stesso tempo paura. Lyra l'intepida, che ha solo undici anni, si trova al centro degli intrighi, e quando intuisce segreti pericolosi e inquietanti decide di andare alla ricerca della verità grazie anche al'aiuto di uno stranissimo strumento "scientifico", una sorta di bussola d'oro che serve appunto a misurarla, quella verità...

Questa è un piccola introduzione a questo primo romanzo di una trilogia di cui in questo momento sto leggendo il secondo "La lama sottile". E' un libro per ragazzi, delicato nella sua scrittura che si legge volentieri perché al di là della storia tipicamente da ragazzi, mette in evidenza i sentimenti dei protagonisti, rendendoci partecipi dei loro turbamenti e delle loro avventure...
Non è da molto che leggo ogni tanto libri che fanno parte della letteratura per ragazzi… Max vi si è avvicinato credo più che altro per curiosità e forse anche spinto dall'esperienza positiva avuta con Harry Potter di cui siamo entrambi affezionati fans. Dobbiamo molto anche ad Alberto che per primo ci ha fato conoscere Harry Potter, quando ancora non era un successo a livello mondiale, perché comunque lui legge spesso romanzi per ragazzi, volendoli sondare prima di regalarli alle fortunate nipotine… Quindi ogni tanto capita che venga a casa con un librino nuovo, di cui ha a volte letto la recensione da qualche parte… Ed io curiosa come sono, non posso esimermi… mi piace provare autori nuovi, senza per questo abbandonare quelli che preferisco… che peccato non avere più tempo per leggere… almeno un'oretta delle 8 ore di lavoro dovrebbe essere utilizzato per coltivare le proprie passioni… non vi sembra una bella idea???

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