venerdì 20 ottobre 2023

Nel dubbio prendo risorse

di Andrea Dado

Il primo romanzo della sferzante penna di Andrea Dado, il blogger noto nella community dei giocatori con lo pseudonimo di “Dado Critico”. Fervono i frenetici preparativi per il Grande Evento dell’Associazione: una giornata straordinaria dedicata al gioco da tavolo, dai classici Monopoly e RisiKo! ai moderni BANG! e Catan. Tra i tavoli si vedranno dimostrazioni di giochi, ospiti del mondo ludico, dotte conferenze e una pioggia di tornei, comprese le agognate semifinali del campionato nazionale di Puerto Rico. Ma poche ore prima dell’evento, due degli organizzatori scoprono il corpo di una ragazza dietro la porta di un polveroso magazzino. È l’inizio di un film nel quale andrà male tutto ciò che può andar male, fino al feroce collasso finale. Nel dubbio prendo risorse è un’opera letteraria dissacrante, ambientata nel mondo dei giocatori, delle associazioni, degli autori e di tutte le persone che gravitano attorno al gioco da tavolo. (by Amazon.it)

Avevo delle aspettative su questo breve romanzo, già dal titolo mi ispirava, dato che io stessa sono una grande fan della frase che è stata usata per il titolo 'Nel dubbio prendo risorse'... ma... mi ha deluso molto, sia nella modalità di scrittura che nel contenuto. Perchè deve esserci una banda di giocatori serial killer? Già le persone che amano questo mondo vengono considerati dei 'mezzi' disadattati, proprio perchè l'ignoranza sull'argomento è dilagante e pensare che persone adulte, con i loro mille problemi quotidiani, possano passare un paio d'ore concentrandosi su un gioco da tavolo piuttosto che su un videogioco in cui si spara a tutto ciò che si muove, è considerata una cosa da 'nerd'. Quindi io, che consideravo questo libro come una 'bella' pubblicità a questo mondo, ne ho letto uno spaccato in cui si descrivono solo personaggi pieni di problemi, in cui i nomi veri non esistono, ma ci si saluta solo con i 'nickname' e dove tutto è concesso pur di vincere un torneo... boh... probabilmente io non sono così inserita nell'ambiente da poter capire appieno il senso di questo scritto, ma sono rimasta delusa. Ritengo che il mondo dei giochi da tavolo sia un mondo 'sano' di persone che preferiscono passare qualche serata a ragionare e divertirsi piuttosto di instupidirsi davanti alla TV. E' una attività che fa bene al cervello, che consiglierei alle persone grandi proprio per tenere la mente in allenamento. Insieme alla lettura, al teatro ed al cinema, trovo che tutto quello che ti costringe a riflettere sia da coltivare e salvaguardare ad ogni costo!!!

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