mercoledì 23 novembre 2011

Il gioco dell'angelo

di Carlos Zafon

Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martin cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria...
Con uno stile scintillante e grande sapienza narrativa, Zafón torna a guidarci tra i misteri del Cimitero dei Libri Dimenticati, regalandoci una storia in cui l'inesausta passione per i libri, la potenza dell'amore e la forza dell'amicizia si intrecciano ancora una volta in un connubio irresistibile. (by BOL)

Mi trovo in difficoltà nello scrivere due righe su questo libro, diciamo che le fondamenta gettate nella prima parte sono molto buone, le atmosfere cupe e misteriose sono sempre rese al top… ma poi ho avuto l'impressione che ci si perdesse un pochino, che la storia arrancasse un pochino e che ci sia un po' di 'arrampicamento sugli specchi' per dare una conclusione a tutto… In compenso mi è piaciuto da morire il finale, un po' alla 'Il ritratto di Dorian Gray' anche se non è finito nello stesso modo, non vi preoccupate… però me lo ha ricordato, questo finale non finale è intrigante.

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