venerdì 20 novembre 2020

L'uomo vestito di nero

di Stephen King

«Penso che qualcuno leggerà le mie parole. Resta da chiedersi se ci crederà o no. Quasi certamente no, ma non ha importanza. Non mi interessa essere creduto, ma liberarmi. E ho scoperto che la scrittura può essere una forma di liberazione.»

Gary è un uomo molto anziano. Sente il suo corpo sgretolarsi come un castello di sabbia lambito dalle onde; sente una fitta nebbia avvolgere i ricordi di oggi e di ieri. Eppure, un episodio del passato più lontano brilla nitido nella sua memoria, come una stella oscura nelle costellazioni dell'infanzia: il pomeriggio di mezza estate in cui, quando aveva nove anni, si addentrò nel bosco per andare a pescare al torrente e incontrò un uomo tutto vestito di nero. Uno sconosciuto dagli occhi di fuoco. I tratti di quel volto spaventoso e le parole terribili che uscirono da quella bocca, terrorizzandolo da bambino, hanno tormentato Gary per tutta la vita, come un lungo incubo. E proprio adesso sente l'urgenza di mettere nero su bianco ogni dettaglio. Nella speranza che la scrittura lo liberi da quell'ossessione. E per esorcizzare la paura di incontrarlo di nuovo, ora che si sente prossimo alla fine.

«L'uomo vestito di nero» è uno dei racconti più classici di Stephen King, vincitore del World Fantasy Award e dell'O. Henry Award, e poi incluso nella raccolta Tutto è fatidico. Qui è riproposto in un'edizione speciale, impreziosita dalle splendide tavole di Ana Juan, e accompagnato da «Il giovane signor Brown», il racconto di Nathaniel Hawthorne preferito da King, che proprio a quel maestro della letteratura americana ha voluto rendere omaggio con «L'uomo vestito di nero». (by Amazon.it)

Non avevo ancora letto questo breve racconto di King, ma attirata dall'edizione illustrata, in poche ore l'ho letto, e mi è piaciuto. Ma, se devo essere sincera, mi è piaciuto molto di più il racconto super-breve che ho trovato allegato e che ha ispirato Stephen per la scrittura del suo racconto: 'Il giovane signor Brown' di Mathaniel Howthorne. Mi è piaciuto molto lo stile, come sapete amo i libri della fine dell'800, e l'ambientazione così lugubre mi pare veramente adatta per il mese di Novembre, il mese di Halloween...

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