mercoledì 23 novembre 2011

Teoria e pratica di ogni cosa

di Marisha Pessl

Blue van Meer ha preso il nome da una farfalla. E' una ragazzina che qualcuno definisce un "genio autistico". Di sicuro conosce molte cose e ha molte cose da dire. Nel "numero osceno" di libri che ha letto, film che ha visto, rappresentazioni teatrali cui ha assistito cerca non solo le risposte alle Grandi Domande della Vita ma anche il senso degli episodi più insignificanti dell'esistenza quotidiana. Dopo la morte della mamma ("un arabesque", fragile come le farfalle che collezionava), Blue trascorre l'infanzia tra una cittadina e l'altra della più profonda provincia americana in compagnia del padre Gareth, professore a contratto dalle mille sentenze e dalle mille fugaci storie sentimentali. In questo suo particolare "on the road", Blue si nutre di Shakespeare e Omero, Faulkner e Nabokov, Fitzgerald e García Marquez, tanto da coltivare il sogno di scrivere il romanzo della propria vita. A Stockton, North Carolina, dove si ferma per l'intero ultimo anno di superiori, Blue incrocia i destini di cinque studenti (un vero e proprio "clan" esclusivo, i Sangueblu) e di Hannah Schneider, insegnante enigmatica e affascinante. Proprio la misteriosa morte di quest'ultima fornirà a Blue il pretesto decisivo per prendere carta e penna, la spingerà a vestire i panni di una gracile quanto tenace investigatrice e finirà per trascinarla brutalmente nell'età adulta.
Romanzo di formazione innestato sui meccanismi del giallo, "Teoria e pratica di ogni cosa" è un inno al potere della narrazione, alla capacità di raccontare storie, vere o false che siano, credibili o del tutto improbabili, costantemente in bilico, come del resto la vita stessa, tra commedia e tragedia, realtà e immaginazione, ordine e disordine; e quando le risposte saranno pronte, "non sorprenderti se rimarrai senza parole e sentirai suonare i campanelli". (by Bol)

Un romanzo molto particolare… strano ed in alcuni punti anche intrigante… ma nella totalità l'ho trovato pesante. Tutte le citazioni che vengono fatte ogni 10 righe, inizialmente sono curiose, poi sono bizzarre, ma poi diventano un po' fastidiose… Sarà per colpa della mia abissale ignoranza, ma tutte queste interruzioni, alla fine mi davano fastidio e tendevo a saltare a piedi pari le parti che si trovano tra le parentesi… accorgendomi poi che forse ho saltato cose che non erano vere e proprie citazioni…). Mi piacerebbe avere altri punti di vista… se vi capita leggetelo e poi ditemi cosa ne pensate…

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