mercoledì 23 novembre 2011

La finestra rotta


di Jeffery Deaver

Alice Sanderson viene trovata morta nel suo appartamento di Manhattan, la gola recisa, il quadro più prestigioso della sua collezione scomparso. Gli indizi sulla scena del delitto conducono inequivocabilmente ad Arthur Rhyme, un uomo sposato che la vittima frequentava da poco. Ma non tutto, forse, è come sembra: nella catena di omicidi che da qualche mese insanguina New York, le tracce raccolte dagli inquirenti hanno l'evidenza delle prove schiaccianti, un'evidenza quasi sospetta. E Lincoln Rhyme, criminalista tetraplegico geniale e ribelle, a prendere in mano l'ultimo caso, per scagionare il cugino Arthur e ricomporre i frammenti di una sciarada impenetrabile e crudele come il delitto perfetto. Le sue ricerche lo portano a indagare su alcune società che raccolgono vertiginose quantità di dati sull'esistenza della gente comune. Per scoprire a sue spese che proprio nelle prove che inchiodano senza apparente rimedio i presunti colpevoli si cela l'unico indizio sull'identità di un killer che conosce ogni dettaglio delle vite degli altri. Con "La finestra rotta", Jeffery Deaver, che il Times ha definito "il più grande autore di thriller vivente", torna a mettere in scena uno dei personaggi più amati della narrativa americana di oggi: Lincoln Rhyme.(by BOL)


A parte che leggere un romanzo di Deaver è un po' come tornare a casa, soprattutto se si riprendono le fila della storia tra Lincoln e Amelia, ma questo romanzo mi è piaciuto particolarmente, proprio per l'argomento che tratta. Il fatto che tutti noi siamo schedati in mille posti e che lasciamo un sacco di tracce telematiche anche a nostra insaputa, penso sia sotto gli occhi di tutti. Soprattutto poi in questo momento particolare della mia vita, mi sto rendendo conto di quanto una persona possa essere collegabile a mille altre cose e da tutti questi dati si possono imparare un sacco di cose, di abitudini, quindi, anche se questo è solo un romanzo, non credo siamo così lontani... Oltre alla storia principale narrata, abbiamo conosciuto qualche aspetto in più della vita privata di Lincoln, qualcosa del suo passato, con la comparsa in scena del cugino Arthur a cui, da ragazzo, era molto legato...
Ve lo consiglio, come del resto vi consiglio tutti i romanzi di questo fantastico giallista.

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