mercoledì 23 novembre 2011

Maigret à New York

di Geroges Simenon

'Le bateau avait dû atteindre la Quarantaine vers quatre heures du matin et la plupart des passagers dormaient.
Quelques-uns s’étaient vaguement réveillés en entendant le vacarme de l’ancre, mais bien peu d’entre eux, malgré les promesses qu’ils s’étaient faites, avaient eu le courage de monter sur le pont pour contempler les lumières de New-York.'

Durante il suo primo anno di pensionamento a Meung-sur-Loire, l'ex-commissario Maigret riceve la visita del giovane Jean Maura, figlio di un ricco uomo d'affari, John Maura, di New York. Il giovane, con l'aiuto del suo avvocato, convince Maigret a partire in nave con lui alla volta di New York, dove egli crede che suo padre sia in pericolo. Al momento dell'arrivo però, Jean scompare.

Maigret incontra il suo vecchio amico dell'FBI Michael O'Brien, che gli dice che Maura, da giovane immigrato, aveva vissuto nel Bronx e il commissario non esita ad andarci in taxi per capire meglio il vissuto di questi strani individui.(by Wikipedia)


Di tutti i romanzi che ho letto, che coivolgono il nostro commissario, questo è quello che mi è piaciuto meno, l'ho trovato a tratti dispersivo, poco incisivo e di andamento stranamente lento. Il tutto viene dipanato senza grosse sorprese, come se si stesse riavvolgendo un filo disteso lungo le vicende personali dei protagonisti. Cosa invece che ho apprezzato è la caratterizzazione dei singoli personaggi che è stata messa in rilievo proprio per enfatizzare il loro comportamento nelle diverse vicende della loro vita.

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