mercoledì 27 ottobre 2021

Le cose che ti capitano di nascosto

di Antonino Geraci

Fabio ha dieci anni, è introverso ma con una spiccata fantasia. Le sue passioni sono i fossili, i libri e sognare cosa farà da grande. Su un quaderno scrive il diario delle sue vacanze in colonia nell'estate del 1979 e ci racconta dei suoi giochi e delle sue noie, del suo entusiasmo e delle sue paure, dei suoi amici a volte veri e a volte immaginari. Fa così le proprie scoperte, ora nel mondo reale, ora in un suo mondo inventato. Con la memoria confusa di chi è distratto dall'abitare più mondi. Giorno dopo giorno racconterà quello che è un crescendo di episodi misteriosi e ambigui tanto da diventare complicato, anche per Fabio, capire se quanto scrive sia davvero accaduto o sia frutto della sua fantasia. Perché spesso siamo portati a negare l'esistenza di ciò che ci spaventa. “È uno scemo”, dicono alcuni di lui. “È un genio”, dicono altri. Di una cosa Fabio è convinto: alcuni bambini ospiti della colonia sono scomparsi. Anche se tutti lo negano. (by Amazon.it)

Non credo di aver mai letto un romanzo del genere... qualcosa di così diverso da quello che ti aspetti, da sorprenderti ad ogni pagina che leggi. Un romanzo per ragazzi? No! Un romanzo inquietante? No! Un romanzo sentimentale? No! Nessuna di queste cose ma forse tutte queste insieme e non solo... Mi è stato consigliato da un amico e mi è piaciuto davvero molto, alla fine non riuscivo a staccarmi perchè solo verso la fine si ha la consapevolezza di quanto sia vero quello che da un certo punto in poi si 'pretende' di aver compreso. E' una storia fantastica? Forse... sicuramente i confini tra la realtà e ciò che non lo è sono molto sottili, per la maggior parte del tempo indivisibili, ma poi tutto è come deve essere, c'è una spiegazione per tutto, che la si voglia accettare oppure no e ciò che è vero, si mischia con ciò che non lo è in modi che i lettori possono credere oppure no, possono scegliere su tutto... possono decidere se amare o disprezzare questo romanzo, ma rimanere indifferenti mi pare difficile. Grazie Razza per la dritta...

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