mercoledì 23 novembre 2011

Il libro dei morti


di Patricia Conwell

Dopo l'ultimo devastante caso che l'ha vista in azione in Florida, Kay Scarpetta si trasferisce a Charleston, nel South Carolina, dove apre uno studio di patologia forense con l'irrinunciabile aiuto della nipote Lucy e del fidato Pete Marino. Proprio quando sembra prendere avvio una tranquilla esistenza nella routine della provincia americana, Kay è chiamata a Roma per collaborare alle indagini sull'orrenda fine di una giovane campionessa di tennis statunitense. Un caso che sembra collegarsi a quello di un bambino morto proprio a Charleston in seguito alle privazioni e ai maltrattamenti. E a tutto ciò non sembra essere estranea una vecchia nemica di Kay, la psichiatra Marilyn Self. Cosa lega questi casi? Perché l'assassino scrive alla dottoressa Self prima di uccidere le sue vittime e di accanirsi con inaudita ferocia sui loro corpi? Ancora una volta Kay Scarpetta dovrà mettersi sulle tracce del colpevole, interpretandone i messaggi prima che sia troppo tardi. (by BOL)


Oserei dire che Patricia sta tornando al vecchio stile, quello che amavo tanto, che mi ha fatto entrare nella vita di Kay Scarpetta e resistere ad alcuni romanzi il cui stile era a dir poco discutibile… Data la mia leggendaria mancanza di memoria, approfitto di questo spazio per parlare un po' della trama quindi se non lo avete ancora letto e non volete rovinarvi la sorpresa vi consiglio di non andare oltre…

Allora… a Charleston le cose per Kay ed il suo staff non vanno benissimo… si è fidanzata con Benton e sfodera un anello nuovo di zecca ma i due si vedono pochissimo e questa novità è servita a destabilizzare il già emotivamente fragile Marino. Forse è lui il punto cruciale di tutto il romanzo che contatta una vecchia nemica di Kay, la quale lo affida alla compagna del suo figliolo segreto nonché assassino. La storia si dipana fino alla cattura di questo ragazzo, il cui arruolamento in Iraq non ha fatto altro che aumentare la sua instabilità portandolo a commettere atroci delitti, mentre la dotteressa Self ed il padre di suo figlio sembrano riuscire ad uscirne indenni (anche se non ne siamo del tutto sicuri…). La collaboratrice di Kay, Rose si scopre essere ammalata ed in fin di vita, ma nonostante questo ha trovato un uomo che le vuole bene e che desidera passare con lei tutto il tempo che le rimane. Quello che non sappiamo è che fine fa Marino… dopo aver quasi approfittato di kay in un momento di totale mancanza di lucidità causatagli da farmaci ed alcol… si allontana dall'amica di vecchia data ed il romanzo finisce che la polizia lo sta ancora cercando… spero davvero che non si sia tolto la vita, sono molto affezionata a questo orso bruno ed incolpo soprattutto kay di non aver saputo proteggerlo… Nella vita di Kay (che forse ha finalmente capito che si deve anche occupare della sua relazione con Benton…) entra anche un nuovo personaggio, forse un tantino inquietante, come giardiniere e forse anche guardia del corpo… le ultime righe del romanzo sono esilaranti… la sua vicina di casa impicciona ha già fatto arrestare una volta il suo nuovo aiutante chiamando la polizia e dicendo che c'è un intruso nella sua proprietà (cosa che tra l'altro non era manco vera…). Kay la vede affacciata come al solito alla finestra e la vede prendere il telefono dopo aver osservato la presenza di Bull (il tuttofare) in giardino da Kay. A questo punto la nostra eroina si fa sul terrazzo e le dice ad alta voce che se si azzarda a far arrestare un'altra volta Bull… le brucia la casa!!!! Una grande!!!

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