mercoledì 23 novembre 2011

La solitudine dei numeri primi

di Paolo Giordano

Alice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. E una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei. Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, saranno il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano "primi gemelli": due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Un romanzo d'esordio che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza. (by BOL)

Ogni tanto mi capita di incappare in un libro che mi emoziona, che riesce a coinvolgermi completamente portandomi lontano. Non mi capita tanto spesso e, nonostante quello che si possa pensare, non necessariamente si tratta di un libro avventuroso. Anzi, quelli più introspettivi sono quelli che maggiormente mi attraggono, e questo ne è un esempio singolare. Complice anche il periodo di ferie, l'ho ingurgitato nel giro di tre giorni. I due protagonisti, questi due ragazzi così diversi tra loro e comunque così vicini sono diventati da subito parte della mia realtà, non so bene come spiegarmi, ma mi sono sentita veramente coinvolta e non perché io abbia qualcosa in comune con uno dei due, anzi, forse proprio perché stavo guardando qualcosa che non mi appartiene, ma analizzato con una delicatezza e con una precisione che mi hanno lasciato a bocca aperta. Nei prossimi giorni uscirà il film tratto da questo libro che a molti è piaciuto… se riuscirò andrò a vederlo, per la curiosità di vedere se il regista ha catturato gli stessi aspetti che mi hanno attratto o se invece, ha preferito evidenziare cose che a me sono passate inosservate.

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