mercoledì 23 novembre 2011

Springsteen a San Siro, apoteosi rock

Ho rubato il titolo ad un articolo del Signor. Andrea Laffranchi che ha scritto ieri sul Corriere della Sera, e che, tra tutte le recensioni che ho letto, è stata quella che mi è piaciuta di più… Non lo riposto qui, perché non ho la più pallida idea se si possa riportare un articolo di un giornalista, pur facendone il nome, ma inserisco il link, così se qualcuno è curioso può sempre andare a sbirciare (http://www.corriere.it/spettacoli/08_giugno_26/springsteen_concerto_san_siro_514b4020-4340-11dd-bb33-00144f02aabc.shtml)

Ma adesso veniamo a noi… Faccio una premessa: io non sono una fan accanita del Boss, i biglietti sono stati acquistati più di sei mesi fa per coronare un sogno di Max di sempre. Poi vabbè, le ultime vicissitudini famigliari mi portano a vivere questi avvenimenti sottotono, perché purtroppo non riesco mai a non pensarci del tutto… ma, se l'opinione di una 'ignorantona' può avere qualche valore… è stato un concerto SPETTACOLOSO!!! Tutto quello che potete aver letto al riguardo è vero al 100%, non è frutto di qualche esaltato posseduto, lo spettacolo è stato coinvolgente, lui un vero 'animale da palco' che ha dato l'impressione di divertirsi e di stare proprio bene in mezzo ai suoi fan. Ha cantato tre ore nette, ha iniziato poco prima delle nove ed ha terminato poco prima di mezzanotte, sforando un po' con le nuove insulse normative di San Siro. Stendo un velo pietoso su questa cosa, perché davvero non riesco a capire… se deve essere un così gran disagio, non organizziamo più concerti in questo meraviglioso stadio e non se ne parla più… Cosa mi è piaciuto di più?
1. Il suo rapporto col pubblico: fin dalla prima canzone si è visto che non aveva intenzione di starsene molto sul palco, che più che altro è servito alla band perché lui se ne stava sempre sulla passerella a farsi coccolare dal pubblico.
2. Le sue abitudini così p
articolari che lo rendono unico, come quella di cambiare scaletta nel corso del concerto, quel suo prelevare le richieste dal pubblico e sceglierne qualcuna a caso… con la band che lo segue in tutte queste pirotecniche mosse. Quando ha fatto illuminare da un faro uno striscione appiccicato all'altezza del secondo anello con 'Detroit medley', un brividone mi ha percorso la spina dorsale, pensando ai ragazzi che lo avevano appiccicato ed a quanto dovevano essere contenti del fatto che avesse deciso di esaudire un loro desiderio…
3. La sua vitalità, la sua voce ed il suo talento non sono in discussione, puoi non essere un amante delle sue canzoni, ma non puoi esimerti dal pensare che è un grande professionista di quelli 'che non li fanno più'!!!
4. E poi per ultimo, ma non per ultimo… lo stadio!!! Ma quanto è magico San Siro, che colpo d'occhio tutto pieno, con la luce del giorno che pian piano lascia il posto alle lucine che illuminano gli spalti, tra cellulari ed accendini temporaneamente accesi… Già appena entrati, quando lo stadio era anche mezzo vuoto sono rimasta a bocca aperta e non ho potuto non pensare, che sarebbe davvero bello vedere una partita di calcio in quello stadio… an
che se io ODIO il calcio…

Vabbè, archivio così un'altra esperienza indimenticabile, che metto di fianco, come quantità di emozioni regalate a quello dei Pink. Completamente diverso, sì, ma nonostante questo rimangono entrambi pietre miliari della mia misera cultura musicale… Weekend a Barcellona???? Solo pochi possono capire questo mio invito…

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