Regia di Edward Berger. Un film con Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow, Lucian Msamati, Brían F. O'Byrne. Cast completo Titolo originale: Conclave. Genere Thriller, - USA, 2024, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 19 dicembre 2024 distribuito da Eagle Pictures.
"Sede vacante!", annuncia il cardinale statunitense Tremblay: il che significa che il pontefice è spirato, e che un conclave dovrà riunirsi a breve per decidere chi dovrà succedergli. A capo della votazione c'è il Decano britannico Thomas Lawrence, incaricato di verificare che tutto si svolga in piena correttezza, e di arginare le ambizioni rampanti dei cardinali candidati. Fra questi ci sono due italiani, il progressista Aldo Bellini e l'ultraconservatore Goffredo Tedesco, il cardinale africano Joshua Adeneya, ovviamente Joe Tremblay, e persino un cardinale latinoamericano, Vincent Benitez, ordinato in pectore dal Papa in persona mentre era di stanza a Kabul, dopo aver servito nelle zone di battaglia di Congo e Iraq. Per i corridoi del Vaticano si aggira infine suor Agnes, che conosce molti segreti ed è parecchio arrabbiata nei confronti di quell'universo maschile che emargina da sempre lei e le sue consorelle.
Conclave, basato sul romanzo omonimo di Robert Harris, entra nel mondo della Chiesa come in una società segreta ricca di misteri, rivalità e tensioni, e affida alla magnifica recitazione di Ralph Fiennes nei panni del cardinale Lawrence il compito di fare da timoniere fra le correnti infide delle elezioni papali.
Intorno a lui si muove un cast
d'eccellenza che comprende Stanley Tucci e Sergio Castellitto nei ruoli
rispettivamente di Bellini e Tedesco, John Litgow in quelli di Trembley e
Isabella Rossellini nei panni di suor Agnes. La sceneggiatura di Peter
Straughan, già autore di quel gioiello che è La talpa nella versione diretta da Tomas Alfredson (fra i produttori esecutivi di Conclave),
tratteggia i personaggi attraverso confronti che mettono in luce
visioni radicalmente diverse di ciò che la Chiesa dovrebbe
rappresentare.
I cardinali votano all'interno della Cappella Sistina sigillata dal
mondo esterno, ma questo non basta a fermare infiltrazioni e invasioni
di campo. Le inquadrature del regista tedesco Edward Berger, già premio
Oscar per il Miglior film straniero (più altre tre statuette) con Niente di nuovo sul fronte occidentale, sembrano aver appreso le lezioni di Fellini e di Moretti nel rappresentare spazi metafisici attraversati da figure in tonaca che sembrano fluttuare a qualche centimetro dal terreno.
E gli scrutini papali si susseguono in un crescendo di tensione emotiva,
rivelando tanto le debolezze personali quanto le finalità politiche del
conclave. Al centro c'è la sopravvivenza della Chiesa in un'epoca in
cui è messa in grande discussione e i fedeli sono sul punto di
abbandonarla per sempre: la strategia è dunque rinnovarsi e aggiornarsi
alla contemporaneità, appoggiando le istanze di donne, gay e immigrati, o
arroccarsi al passato, difendendo le classi dominanti e i nuovi
sovranismi?
Oltre alla recitazione di Fiennes sono memorabili la fotografia di Stéphane Fontain, amato da Jacques Audiard come da Pablo Larrain e Paul Verhoeven
- a riprova che esiste un gotha internazionale del cinema d'autore (e
alla produzione esecutiva ci sono anche Mario Gianani e Lorenzo
Gangarossa). Le musiche evocative del compositore tedesco Volker
Berterlmann sottolineano la tensione dei procedimenti elettorali e i
dilemmi morali in gioco.
Peccato per un finale (fedele al romanzo di Harris) che sembra cedere
alla political correctness più che a una genuina ispirazione narrativa:
ma come thriller filosofico Conclave lascerà soddisfatti i fan
del best seller da cui è tratto. Un adattamento adulto ed elegante
ancorato da interpretazioni solide e da una visione geometrica di come
gli equilibri di potere si spostino lungo rette che modificano
continuamente la figura iniziale. (by MyMovies.it)
Non avendo letto il libro da cui è tratto questo film, non avevo particolari aspettative, sapendo però che si trattava di un thriller, lo immaginavo incentrato sulla morte sospetta del papa precedente. L'ho trovato in qualche momento un po' lento, ma con un cast di eccezione le cui interpretazioni sono sempre una garanzia. Stanley Tucci è da sempre uno degli attori che preferisco, che riesce a dare un 'non so che' a tutti i film in cui compare, anche quando non è il protagonista, o forse proprio per questo. Ma Sergio Castellitto e Isabella Rossellini non sono stati da meno; il magnetiscmo della Rossellini è qualcosa che fa sempre rimpiangere le 'attrici di una volta'! Si tratta sì di un thriller, ma 'filosofico', quindi se vi aspettate azione e colpi da scena, non fa per voi...
Voto: 7
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