Regia di Simon Curtis. Un film Da vedere 2025 con Hugh Bonneville, Jim Carter, Michelle Dockery, Paul Giamatti, Elizabeth McGovern. Cast completo Genere Commedia, - Gran Bretagna, USA, 2025, durata 123 minuti. Uscita cinema giovedì 11 settembre 2025 distribuito da Universal Pictures.
Al loro ritorno dalla stagione
londinese a Downton Abbey, i Crowley dovranno affrontare una serie di
"cambi della guardia": il maggiordomo Carson passerà le consegne a
Parker, mentre la fidanzata di Parker, Daisy Mason, prenderà il posto
della cuoca Mrs. Patmore. Ma mentre la transizione fra Daisy e Mrs.
Patmore è armoniosa, quella fra Carson e Parker è problematica perché il
primo rifiuta di abbandonare il ruolo con il quale ha retto Downton
Abbey per decenni. In realtà il passaggio di autorità più delicato
rischia di essere quello fra Robert Crawley e sua figlia Mary, pronta a
prendere le redini della sontuosa proprietà nello Yorkshire, ma
ostacolata da un padre fieramente tradizionalista (benché spalleggiata
dalla madre americana Cora), e funestata dall'ostracismo della comunità
aristocratica perché ha appena divorziato dal marito, diventando pietra
dello scandalo e "paria sociale".
Inoltre il fratello di Lady
Cora, Harold, ha sperperato quasi tutto il patrimonio di famiglia, e Sir
Robert rischia di dover vendere l'amata Grantham House. Su tutti
aleggia il fantasma della matriarca Violet Crawley, la cui morte nel
film precedente ha anticipato di poco quella reale della sua interprete,
Dame Maggie Smith.
La parola chiave in questo terzo episodio cinematografico della serie Downton Abbey è "cambiamento": tutto si sta modificando nella vita degli abitanti del maniero, e anche i confini fra quei "piani alti e sottoscala" che ha costituito l'ossatura narrativa non solo di questa serie, ma appunto della celebre Upstairs Downstairs del 1971 e del film Gosford Park di Robert Altman, sono diventati permeabili.
Si avviano verso una necessaria
accettazione sociale il divorzio di Mary (tanto, come verrà detto, c'è
il precedente di Enrico VIII, e il seguito del matrimonio fra Edoardo
VIII e la divorcèe Wallis Simpson), l'omosessualità di Thomas Barrow e
della star del teatro Guy Dexter; l'americanità nel contesto
aristocratico inglese, di cui è stata pioniera Cora Crawley;
l'affrancamento dalla servitù di alcuni, spesso attraverso l'arte (vedi
lo sceneggiatore Molesley).
"Bisogna cambiare tutto affinché non cambi nulla", scriveva Tomasi di Lampedusa
ne "Il Gattopardo", e in effetti questi passaggi di ruolo non mettono
comunque in questione l'ingiustizia sociale alla base della differenza
fra padroni e servitù, anzi, la solidarietà e l'affetto reciproco
perpetuano le disparità, con buona pace di tutti, compreso l'ex
rivoluzionario Tom Branson. Il gesto simbolico finale di elevare al
salotto buono Barrow sarà dovuto al suo legame con Dexter, così come
l'ingresso nell'aristocrazia britannica di Cora Crowley era dovuto alla
magnanimità del marito Robert, non ad un'effettiva apertura
dell'aristocrazia verso i "commoner". "Per fortuna Lady Violet non ha
dovuto vedere tutto questo", verrà ripetuto ogni volta che qualche
cambiamento in scena rischia di modificare l'ordine di potere
costituito, del quale il principale custode ai piani bassi resta il
granitico Carson.
Di fatto Downton Abbey - Il Gran Finale riposa su una comfort
zone consolidata nel tempo, e lavora a collegare tutti i fili appianando
ogni asperità, in un happy ending globale che tradisce un po' la
complessità passata della serie, ma che farà la gioia dei fan di tutti i
personaggi della serie (c'è anche un'apparizione finale di alcuni amati
fantasmi). La vera protagonista si conferma la proprietà di Downton
Abbey, tanto è vero che "il mattone", non solo come bene-rifugio ma
anche come centro della continuità famigliare e dinastica, rende la
possibile vendita della Grantham House non un mero passaggio di
proprietà, ma di ruolo e potere per il capofamiglia Robert Crawley. Fra
le guest star ci sono Paul Giamatti nei panni di Harold, il fratello di
Cora, Alessandro Nivola in quelli di un giocatore di Borsa, la star di
Broadway Arty Froushan nel ruolo del drammaturgo Noel Coward e Joely
Richardson in quello di Lady Petersfield.
Downton Abbey - Il Gran Finale resta una favola dai toni
caramellati, imbevuta di nostalgia per i balli di società, i begli abiti
da sera e un'etichetta che, rispetto alla volgarità e maleducazione del
presente, suscita viscerale nostalgia. Lì "non è ancora come in
America" (soprattutto quella di oggi), tutti sanno come comportarsi (e
qual è il loro posto assegnato nella società), tutti custodiscono (o
spifferano) piccoli e grandi segreti. Come si dice nel film, "la vita è
fatta di capitoli" ed "è tempo di andare avanti", ma poiché, come molte
storie in questo episodio finale ribadiscono, "è difficile accettare che
è ora di farsi da parte", sarebbe possibile una nuova serie incentrata
su Lady Mary come paladina di una modernità in cui "le antiche divisioni
non abbiano più senso" e sarà cambiata anche la bussola morale basta su
"convenzioni che ci rendono vili". Alla fine la vera transizione
infatti non è tra Robert Crowley e sua figlia, ma tra Mary e la
capostipite Violet, che aveva voluto (e saputo) forgiare Downton Abbey a
sua immagine e somiglianza. (by MyMovies)
Se non avete amato la serie tv... la sciate perdere, non potete capire l'atmosfera che pervade questo film, non potrete emozionarvi nel rivedere i protagonisti un pelo invecchiati... E' stato bellissimo!!! non ho altri aggettivi per descriverlo, mi sono emozionata moltissimo e nel finale mi è scesa persino una lacrimuccia, si è rivelato essere all'altezza delle mie aspettative! Ma non può finire così... no dai...
Voto: 10

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