Regia di Matt Shakman. Un film Da vedere 2025 con Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Joseph Quinn, Ebon Moss-Bachrach, Ralph Ineson. Cast completo Titolo originale: The Fantastic Four - First Steps. Genere Azione, Avventura, Commedia, Fantascienza, - USA, 2025, durata 115 minuti. Uscita cinema mercoledì 23 luglio 2025 distribuito da Walt Disney.
Reed Richard, sua moglie Sue Storm, il di lei fratello Johnny Storm e l'amico di famiglia Ben Grimm hanno partecipato a una missione spaziale da cui sono tornati trasformati, dotati di sensazionali poteri. Sono divenuti così i Fantastici Quattro e hanno sconfitto i mostri giganti del sottosuolo comandati dall'Uomo Talpa, sventato i piani dello Spettro Rosso e delle sue superscimmie, e scongiurato altre minacce. Eroi celebrati in tutto il pianeta, vivono in una Terra diversa da quella che conosciamo, dove gli anni Sessanta non sembrano essere mai finiti e si sono invece evoluti. Ora però un'incognita turba l'intelligenza di Reed: Sue è infatti incinta e nemmeno lui sa prevedere quali problemi e poteri porterà con se il figlio di due superesseri.
I Fantastici 4 - Gli inizi mette il più intelligente degli eroi Marvel di fronte a due problemi più grandi di lui: la paura profondamente umana di diventare padre e la minaccia persino metafisica del Divoratore di Mondi.
Giunge infatti dallo spazio una figura dalla pelle argentea, che vola su
una tavola da surf. Annuncia di essere l'araldo di Galactus e che la
Terra ha i giorni contati, perché presto il Divoratore di Mondi verrà a
cibarsene. L'umanità non può che guardare ai suoi soli e grandi eroi, ma
cosa possono fare contro una forza primaria dell'Universo, guidata da
una fame inarrestabile e dotata di un potere smisurato? Persino il suo
Araldo sembra da solo assai più capace dei Quattro. La crisi per gli
eroi diventerà poi ancora più profonda dopo aver incontrato Galactus,
che propone loro un patto inaccettabile.
È a questo punto del film, senza raccontare dettagli, che diviene chiaro
come la Terra in cui vivono questi eroi sia diversa dalla nostra. I
Quattro, pur avendone ampiamente il tempo, non si preoccupano di gestire
la comunicazione della nefasta notizia che riportano dallo spazio, non
la nascondono e rispondono con sincerità pur se questo distrugge la loro
fama. Sembra una follia, ma questa Terra non segue le regole della
nostra nevrotica società della comunicazione, qui gli eroi possono
riconquistare la stima del mondo con la speranza e l'onestà e possono
persino unire tutte le nazioni del pianeta (tranne la misteriosa
Latveria) a contribuire a uno sforzo ingegneristico impressionante e a
sopportare grandi sacrifici. Reed Richards promette una via d'uscita, e
la Terra lo segue, mentre nella realtà nemmeno la recente pandemia, ha
saputo creare una tale coesione di intenti. Per dire quanto siano unici i
Fantastici 4 e il loro mondo, basta confrontarlo con la Terra di
Superman (non uno qualunque) subito pronta a rinnegarlo nel film
omonimo.
Da una parte questo contesto rende i Fantastici Quattro dei supereroi
davvero d'altri tempi, figli di un mondo diverso, utopico come la
Federazione di Star Trek. Dall'altra l'incognita genetica del
figlio è quanto di più profondamente umano si possa immaginare: la paura
di Reed è quella di ogni padre, impotente di fronte alla crescita del
figlio e ai suoi possibili disturbi. Pedro Pascal riesce a trasmettere
tutto questo, ancorando il film a un istinto primordiale di protezione.
Gli altri membri del gruppo non richiedono questo sforzo,
perché sono da sempre più umani di Reed: Sue alterna la tenerezza e la
furia, mentre il mostruoso Ben esprime malinconia. Sorprende il nuovo
spessore dato a Johnny, la testa calda del gruppo che è qui più
razionale, affascinato da messaggi alieni che vorrebbe decifrare perché
ama lo spazio. È lui a dare senso al cambio di sesso di Silver Surfer
che canonicamente sarebbe un uomo, mentre in questo universo
alternativo, è una donna: Johnny ne è subito affascinato e cerca di
risolverne il mistero.
Tecnicamente il film stupisce per la resa di Galactus, che è tanto buona
quanto erano stati deludenti alcuni anni fa i Celestiali (che, come il
Divoratore di Mondi, sono creature di Jack Kirby, finalmente omaggiato
nei titoli di coda di un Marvel Movie). Ancora di più impressionano i
set e costumi e la computer grafica che creano una New York figlia dei
sogni della Jet Age, tanto che alcuni edifici paiono usciti da I pronipoti
di Hanna & Barbera. Questi infiniti anni Sessanta avrebbero potuto
dare luogo a un juke-box di hit del periodo, invece la colonna sonora
punta tutto sui temi originali di Michael Giacchino, come fosse davvero
un film di quell'era e non la sua rivisitazione post-moderna. Matt
Shakman, che già aveva dimostrato intelligenza nel ricostruire il
passato iconico della Tv americana in WandaVision, valorizza le scenografie facendo di I Fantastici 4 - Gli inizi
un film di grande ricchezza visiva. Peccato la sceneggiatura, pur
ambiziosa, non sia altrettanto speciale e anzi segua, in modo fin troppo
prevedibile, i tropi del quasi consunto cinema dei supereroi.
Non regalano un ultimo acuto nemmeno le scene sui titoli di coda: quella
finale è divertente ma superflua; quella in mezzo ai titoli introduce,
come già ampiamente annunciato, il Doctor Doom, deludendo però le
aspettative su Robert Downey Jr. Per comprendere la sua interpretazione
si dovrà attendere Avengers - Doomsday. (by MyMovies.it)
Sicuramente uno dei film più belli del 2025 e non solo per quelli che amano i super eroi, perchè è un film molto 'umano', con problemi che riguardano la sicurezza della propria famiglia e l'amore incondizionato di una madre verso il proprio figlio. A livello di effetti speciali non c'è nulla da dire, è semplicemente 'fantastico', ma è la storia che narra che mi ha colpito, perchè è destinata a rimanere nella memoria del pubblico, non come tanti film dei super eroi simili l'uno all'altro, a volte, in modo imbarazzante.
Voto: 8

Nessun commento:
Posta un commento
Lasciate un commento... voi che leggete...