lunedì 1 settembre 2025

La missione del robot selvaggio

di Peter Brown

Un’isola perfetta minacciata da una marea avvelenata.
Per fermarla è necessario un viaggio negli abissi tra meraviglia e pericolo, e il robot selvaggio è l’unico a poterlo compiere.
Anche un cuore di metallo può battere per salvare il mondo... (by Amazon.it)
 
Ho adorato i primi due romanzi, questo un pelo meno, non perchè non sia bello, l'ho trovato un po' lento nella parte centrale, il viaggio del robot verso la finte della marea avvelenata, se da una parte ci ha fatto conoscere tanti nuovi amici, è stata anche lunga e solitaria. L'argomento trattato è davvero molto interessante, l'inquinamento è da sempre un argomento su cui occorre sensibilizzare il maggior numero di persone, compresi i bambini, perchè il mondo sarà loro ed hanno il dovere di preservarlo. Ho trovato interessante anche la cotrapposizione creata da un robot che combatte una base mineraria che sta estraendo minerale per costruire robot come lui... Anche se il suo cervello eletrtronico ha capito l'utilità di questo impianto, non ha esitato nel cercare di fermarlo, anche se sperava di poter usare la diplomazia per farlo e non le maniere forti. Ma si sa che gli umani, poche volte possono decidere con la propria testa, molte volte sono alla mercè di qualche potente che non capisce o non vuole capire le implicazioni del proprio operato, tutto per il 'Dio Denaro'!!! In soccorso al robot arrivano i giganti degli abissi, che hanno un solo scopo, quello di preservare la proria incolumità. 

 

Il Poeta è tornato

di Michael Connelly

Rachel Walling, l'agente dell'FBI che si era occupata del caso del Poeta, non aveva mai smesso di sognarselo. Ma il giorno in cui dall'FBI la chiamano perché il killer ha ripreso a colpire, capisce che quell'incubo è tornato realtà. Anche Harry Bosch è alle prese con un'indagine: quella sulla morte del suo amico Terry McCaleb, il cui cuore trapiantato ha ceduto per sempre. La moglie di McCaleb non è convinta che si tratti di un decesso naturale, dall'autopsia risulta che i medicinali indispensabili alla sopravvivenza del marito sono stati alterati e resi del tutto inefficaci. Perquisendo la barca dell'amico, Bosch trova le prove che anche dietro quest'omicidio si nasconde l'ombra del Poeta. E quando Rachel e Bosch si incontrano nel deserto del Nevada, dove il killer ha sepolto le sue vittime, capiscono che solo unendo le forze riusciranno a incastrarlo. In un crescendo di suspense, la scia di morte lasciata dal criminale più spietato e ingegnoso della storia di Los Angeles li porta dalle sabbie del Nevada, alle luci scintillanti di Las Vegas, fino agli angoli bui di Los Angeles, dove Harry Bosch giocherà la partita più drammatica e pericolosa della sua vita. (by Amazon.it)

Forse questo è l'ultimo romanzo in Harry Bosh si ocvcupa di un caso di omicidio come investigatore privato, sembra esserci la possibilità di un rientro in polizia per lui, staremo a vedere. Certo è che questa posizione risulta un po' scomoda per lui, senza un distintivo ha movimenti limitati che lo portano ad essere sempre più in pericolo. Per fortuna in questo caso è affiancato dall'agente Rachel Walling, che si è occupata del caso del Poeta, fino alla rivelazione scioccante che si trattava del suo mentore e si rivela un aiuito importante per Harry, perchè nessuno più di lei sa come ragiona questo spietato assassino.    

lunedì 11 agosto 2025

La sorella perduta. Le sette sorelle Vol. 7

di Lucinda Riley 

Maia, Ally, Star, CeCe, Tiggy ed Electra: ognuna delle 6 sorelle D'Aplièse ha compiuto un viaggio straordinario alla scoperta delle proprie origini, ma la costellazione delle Pleiadi da cui hanno preso i loro nomi è composta da 7 stelle e nessuno ha ancora scoperto chi sia veramente e dove si trovi Merope. Mentre Ally e Maia sono ad Atlantis a guardare Electra in tv al Concert for Africa, l'avvocato Georg Hoffman arriva con una novità incredibile: sembra che finalmente ci sia una pista concreta per trovare la sorella perduta. Con l'indirizzo di una vigna e il disegno di un anello di smeraldo a forma di stella, ha inizio una staffetta che porterà le sorelle ad attraversare, letteralmente, il mondo intero: dalla Nuova Zelanda al Canada, dall'Inghilterra alla Francia e infine all'Irlanda, unite più che mai nella missione di completare la loro famiglia prima della commemorazione per la morte di Pa' Salt. Una ricerca che le metterà sulle tracce di una donna che in realtà non vuole essere trovata… ma perché?Sempre più avventura, sempre più suspense nel settimo capitolo dell'epica saga bestseller internazionale. (by Amazon.it)

Rispetto agli altri romanzi di questa saga, il narrato è molto diverso, non conosciamo l'identità della settima sorella, anche se tutto sembra puntare ad una ragazza di 22 anni adottata. Ma tante cose non quadrano, ed ad un certo punto mi sono sentita un po' presa in giro, come si poteva pensare che fosse lei la sorella perduta? l'indizio fondamentale, l'anello di smeraldi, non era della ragazza, era della madre che glielo aveva regalato per il suo 21-esimo compleanno e quindi, anche se i conti non sembravano tornare, per buona parte del libro ho pensato che fosse Merry la 'sorella perduta'. L'epilogo del libro non lascia scampo, se si vuole capire come sono andate davvero le cose bisogna leggere l'ultimissimo romanzo della saga, 'Atlas, la storia di Pà Salt'. Non vedo l'ora di leggerlo, ma nel frattempo ho inziato un'altra lettura, quindi per non scordare il finale a sorpresa di questo, lo riporto qui di seguito, quindi attenzione, si tratta di SPOILER!!!

Alla fine ricompare misteriosamente l'avvocato Georg Hoffman, ricercato dalle sorelle per tutto il romanzo, lo ritroviamo provato, dispiaciuto di aver fatto girare a vuoto le sorelle, senza averle indirizzate subito verso la vera 'sorella perduta'. Quando ricompare va a prelevare Merry, dicendole che deve assolutamente raggiungere le ragazze che l'hanno tanto cercata, perchè è lei la 'sorella' ed ha un lascito da parte di Pà Salt, una lettera in cui le spiega che è suo padre e si firma Atlas. 

mercoledì 23 luglio 2025

Superman

Regia di James Gunn. Un film Da vedere 2025 con David Corenswet, Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan. Cast completo Genere Fantascienza, - USA, 2025, durata 129 minuti. Uscita cinema mercoledì 9 luglio 2025 distribuito da Warner Bros Italia.

Rivelatosi già tre anni fa a un mondo dove vivono diversi coloriti metaumani, Superman è intervenuto in un conflitto armato tra due nazioni, per fermare un massacro. Questo ha dato vita a un incidente geopolitico complesso: la Nazione da lui ostacolata è storicamente alleata degli Stati Uniti, di cui Superman è cittadino. Un metaumano proveniente da quella nazione arriva così a Metropolis e sconfigge l'Uomo d'acciaio - è la prima volta che qualcuno ci riesce. Volato al sicuro in Antartide, Superman chiama in soccorso il supercane Krypto che, non senza prima strapazzarlo un po', lo trascina al sicuro nella Fortezza della Solitudine. Nel mentre Lex Luthor, coinvolto anche nella guerra dove Superman è intervenuto, porta avanti un insidioso piano per scoprire i segreti della sua nemesi screditarne l'immagine e avere finalmente l'autorizzazione del governo per eliminarlo.

Una nuova versione del supereroe per eccellenza, al tempo stesso classica e al passo con i tempi, capace di intercettare numerose questioni di attualità, problematizzando il concetto di un eroe che vuole solo fare del bene di fronte alle contraddizioni e alle confusioni della contemporaneità.

Lex Luthor incarna diversi grandi mali del presente: si avvale della manipolazione dei conflitti militari e delle distorsioni di Internet come strumento di informazione, inoltre le sue azioni riecheggiano temi come la repressione degli immigrati, con tanto di supercareri, e la rampante ascesa dei miliardari nella politica americana. Eppure il film è coloratissimo e mai troppo serioso, tragico e buffo al tempo stesso come è nello stile di James Gunn. La sua non è un'impresa semplice: introduce da zero - senza rinarrarne le origini - non solo Superman, ma pure altre figure dell'universo DC Comics, mettendoci in mezzo sia una trama molto articolata, sia l'adorabile ma ingombrante presenza del cane Krypto. Il primo atto fatica a prendere il volo: la spettacolarità e il senso di meraviglia non bastano a compensare una trama didascalica che deve necessariamente spiegare di Luthor, del suo piano, di Metropolis, della provenienza di Superman, del caratteraccio di Krypto, della "Justice Gang" e pure di un conflitto fittizio che ricorda chiaramente sia quello in Ucraina sia quello in Palestina.

L'ironia, da sempre cifra stilistica di Gunn, trova il suo baricentro in Lois Lane: giornalista d'assalto e compagna di Superman, lo intervista in una sorta di gioco di coppia, mettendolo di fronte alle sue contraddizioni. È lei la sua ancora, la bussola morale che lo tiene con i piedi per terra. Lo conosce, si fida, ma sa anche quanto facilmente le sue azioni possano essere fraintese. Il Superman di Gunn è molto umano, forse persino troppo, e scoprirà di aver sempre frainteso un elemento centrale del proprio passato kryptoniano. Da ragazzo di Smallville, cresciuto con un forte senso della decenza e della giustizia, si trova catapultato in un mondo cinico e baro, sempre pronto a rinnegare i suoi eroi. Lex Luthor è un villain spregiudicato e pericolosissimo, dai mezzi quasi illimitati. Perché sia davvero insidioso non può essere, come invece passato, qualcuno che non conosce il mondo dei metaumani ed è anzi perfettamente integrato a essi, ne ha diversi al proprio servizio, collabora con il governo e ha approntato tecnologie assolutamente incredibili. Accanto a lui ci sono Engineer e Ultraman, la prima odia ferocemente Superman per un motivo che non sarà chiarito nel film, mentre il secondo, silenzioso e mascherato, sembra in più di un senso il Black Noir dei fumetti di The Boys, anziché l'Ultraman dei fumetti DC Comics..

Del resto il mondo che ci viene proposto dal film ha anche un supergruppo di più disincantati superesseri: la Justice Gang. Su di loro non vengono date spiegazioni, anche se non si tratta di personaggi noti al grande pubblico: l'arrogante Lanterna Verde Guy Gardner, la rabbiosa Hawkgirl e l'intelligentissimo ma più o meno anaffettivo Mr. Terrific, a cui è dedicata una sequenza d'azione a ritmo di musica tipicamente gunniana.

Un ruolo cruciale è poi conferito al cane Krypto, irruento e disubbidiente, è tenuto da Superman solo "in affido" e motiva l'eroe a gesta anche sconsiderate pure di salvarlo. L'idea che l'animale soffra o sia spaventato è intollerabile a Superman e gli dà una causa di indubbia empatia con il pubblico di qualsiasi fede politica - Gunn del resto aveva già usato con successo il tema della crudeltà sugli animali nel terzo film dedicato ai Guardiani della Galassia. Altre questioni sono più controverse: il Paese invasore ha elementi che richiamano la Russia, ma il Paese invaso e la sua gente ricordano la Palestina. Inoltre ci si metta che l'invasore è storico alleato americano come Israele e pure che i genitori di Superman parlano in un kryptoniano che suona come l'ebraico, questioni piuttosto coraggiose per un film mainstream come questo. Più consueta la critica al capitalismo di Luthor, che usa bot per attaccare Superman sui social e traffica nella militarizzazione della sicurezza. Tanto Rachel Brosnhan è perfetta per il tono da commedia romantica e l'arguzia della giornalista Lois Lane, quanto Nicholas Hoult stupisce con un Luthor davvero sadico e mai così minaccioso. David Corenswet infine ha il volto giusto per un Superman che vuole essere buono, a volte ingenuo a volte astuto, spesso incompreso da un mondo troppo disilluso per credere in uno come lui.(by MyMovies.it)

Bentornato Superman!!! Ma che bella sorpresa!!! Ero un po' preoccupata, troppo legata al personaggio tradizionale, ed un nuovo Superman ha un'eredità bella pesante da rispettare... Beh, la scommessa è più che vinta e non solo per il nuovo Superman, tutto il film è risultato davvero molto bello. La nuova Lois Lane è molto centrata (come poteva essere diversamente la Signora Maisel) e finalmente un Lex Luthor come Dio comanda (il ragazzino di 'About a boy' finalmente si fa vedere in tutta la sua bravura!). Un plauso particolare a Krypto, il vero eroe del film, che ho adorato a partire dalla prima scena del film! 

Voto: 8 

 

Jurassic World - La rinascita

Regia di Gareth Edwards. Un film con Scarlett Johansson, Mahershala Ali, Jonathan Bailey, Rupert Friend, Manuel Garcia-Rulfo. Cast completo Titolo originale: Jurassic World Rebirth. Genere Azione, Avventura, Fantascienza, - USA, 2025, durata 134 minuti. Uscita cinema mercoledì 2 luglio 2025 distribuito da Universal Pictures.

Cinque anni dopo gli eventi di Jurassic World - Il dominio, l'ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimanenti sono confinati in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quello in cui una volta prosperavano. Le tre creature più colossali di terra, mare e aria all'interno di quella biosfera tropicale contengono, nel loro DNA, la chiave di un farmaco che potrebbe portare miracolosi benefici salvavita all'umanità. Per prelevarlo viene inviata in missione segreta e illegale una squadra parecchio eterogenea.

Non sono trascorsi nemmeno tre anni dal precedente Jurassic World - Il dominio ma la storia de La Rinascita inizia cinque anni dopo nel tentativo di chiudere un ciclo per aprirne un nuovo che torna all'originale di Spielberg con il suo sceneggiatore David Koepp. Ma sono passati più di 30 anni...

Teoricamente funziona tutto in questo settimo capitolo della saga dei dinosauri immaginata da Michael Crichton e portata al cinema dal genio di Steven Spielberg ormai più di 30 anni fa. Ecco immediatamente l'assunto basico iniziale con una Big Pharma naturalmente cattiva che ha scoperto che nel sangue dei dinosauri più grandi di ogni specie vivente nell'acqua, nel mare o nell'aria, si cela la cura per allungare la vita delle coronarie umane di circa 20 anni. Siamo evidentemente al grado zero di un plot che fa tanto B-movie così, per proseguire su questa linea, arriva l'emissario naturalmente cattivo della grande casa farmaceutica Martin Krebs, interpretato da Rupert Friend, che mette su una squadra di forze speciali per la missione estrema di prendere un campione di sangue dai tre dinosauri.

Il "B-Team", lo chiamiamo noi così, è ovviamente composto da persone che più diverse non si potrebbe con la mercenaria Zora Bennet, interpretata con la solita ironica bravura da Scarlett Johansson, che fa gli occhi dolci - ah la romcom! - al paleontologo un po' nerd con gli occhiali prof. Henry Loomis (Jonathan Bailey). Non mancherà anche lo sbruffoncello con il mitra facile, Bobby Atwater (Ed Skrein), che appena può spara ai dinosauri e troverà il giusto contrappasso. A traghettarli verso le zone in cui vivono segregati i dinosauri c'è Duncan Kincaid, il capitano della barca interpretato da Mahershala Ali.

Ora, come se questo non bastasse per fare un family, a un certo punto delle tre missioni, quella in mare in cui lo sceneggiatore omaggia Lo squalo del suo Spielberg, la squadra si imbatte in una famiglia finita in mare con il papà di origine sudamericane Reuben Delgado, interpretato da Manuel Garcia-Rulfo. Anche se ben presto i due gruppi si disuniranno come le loro storie che correranno parallele come due rette che non si incontrano mai.
Però, bisogna ammettere, che tutto questo funziona, si seguono con piacere i tre 'quadri' da superare come in un videogame, gli inseguimenti con i dinosauri sono gestiti dal regista di Godzilla e Rogue One: A Star Wars Story, Gareth Edwards, con la giusta dose di azione e di ironia (ci sarà sempre una scena in cui uno dei protagonisti si gira piano piano e vede il Tirannosauro in primo piano che noi spettatori avevamo già inquadrato?).

Chissà forse non è nemmeno giusto chiedersi se da produzioni così mastodontiche, tanto per restare in tema, ci si debba aspettare di più oppure la comfort zone dell'immaginario dei prolungati e stiracchiati anni '80 debba bastarci. Nella speranza però che una certa noia non si impossessi di noi. La precedente nuova trilogia di Jurassic World, a parte l'enorme successo di pubblico, dalla sua aveva almeno l'invenzione affabulatoria di storie e di personaggi. Qui i personaggi sono degli stereotipi, i caratteri non sono approfonditi, la critica al capitalismo (le Big Pharma) fa sorridere in un film che è la quintessenza dell'attuale sistema di produzione appunto capitalistico. Il futuro di questo franchise è dunque immaginabile solo come un eterno ritorno al futuro? Ma poi nel 2027, quando è ambientato il film, non ci saranno più i droni che vediamo utilizzati in tutte le guerre maledettamente reali, dove operano 'chirurgicamente' per sabotare e distruggere, a cui affidare un veloce prelievo di sangue? (by MyMovies.it)

Deludente... è l'unica parola che mi è venuta in mente! La storia è inesistente, la presenza della famiglia come 'riempitivo', la dice lunga su quanto sarebbe stato spoglio! Le scene dei dinosauri non sono male, ma è tutto un combattimento, un'invasione da parte degli umani di un mondo che essi stessi hanno creato. Dopo 10 minuti sapevo già chi sarebbe sopravvissuto, ed è stato semplicemente un avvicendarsi di scomparse dei protagonisti, uno dopo l'altro... Scarlett e Mahershala sono i piloni portanti di questo film e forse l'unica ragione per cui do la sufficienza al film.

Voto: 6 

F1 - il film

Regia di Joseph Kosinski. Un film Da vedere 2025 con Brad Pitt, Damson Idris, Kerry Condon, Tobias Menzies, Kim Bodnia. Cast completo Genere Sportivo, - USA, 2025, durata 155 minuti. Uscita cinema mercoledì 25 giugno 2025 distribuito da Warner Bros Italia.

Il pilota ultracinquantenne Sonny Hayes non bada più al circuito in cui corre, pensa solo ad accelerare e arrivare primo: grande promessa della Formula Uno in gioventù, dopo un incidente spaventoso si è allontanato dalle luci della ribalta per rimanere libero da ogni vincolo. Quando l'ex compagno di scuderia e amico Ruben lo contatta per tornare in Formula Uno e salvare la situazione del suo team APEXGP, Sonny inizialmente rifiuta. Poi ci ripensa e torna a salire su una monoposto, come seconda guida di Joshua, un talentuoso giovane pilota dominato da irruenza e arroganza.

Si possono esprimere pareri contrastanti su F1 e ognuno ha diritto di cittadinanza.

Volendolo inquadrare da un punto di vista critico, sull'attenzione alla sceneggiatura e alla psicologia dei personaggi, diventerebbe quasi inevitabile evidenziarne i limiti: psicologia dei personaggi esile, storia di ascesa-caduta-riscatto vista infinite volte, una trama che piega le esigenze narrative alla necessità di illustrare le regole della Formula 1.

Ma è altresì vero che, osservandolo come "operazione" anziché come film tout court, come mescolanza di marketing applicato al brand Formula Uno e oggetto di entertainment che prova a coniugare, nella maniera più virtuosa, spettacolarizzazione hollywoodiana e emozione dello spettatore, F1 - Il film
svolge benissimo il suo sporco lavoro. Kosinski in cabina di regia esegue lo spartito assegnatogli: riproporre le chiavi del successo di Top Gun: Maverick, con un vecchio guerriero fuori tempo massimo, che ha saputo far tesoro dei molti errori e da cocky è divenuto saggio (a suo modo).

Per rendere Hayes credibile Brad Pitt ce la mette tutta, sfoderando l'intero repertorio di mosse e mossette, di espressioni ammiccanti e guasconate, traendo un po' dal Billy Beane di L'arte di vincere e un po' dal Cliff Booth di C'era una volta a... Hollywood. E ancora una volta vince la partita, nonostante la love story sia carente e le interazioni con i piloti autentici nel ruolo di se stessi - Lewis Hamilton (che produce il film), Josh Verstappen, Charles Leclerc - posticce. A supportare la performance di Pitt c'è il comparto tecnico. Al cinema non si sono mai viste riprese così fedeli di gare di Formula 1 e l'attenzione al dettaglio e alle singolarità del regolamento è maniacale, dalle telemetrie alle strategie dei pit stop. Sul piano strettamente legato all'intrattenimento, F1 non delude, nonostante il rischio ricorrente di apparire come un videogioco già giocato.

Il sentore di western che ha pervaso il film si completa nell'epilogo, quando il nostro eroe si avvia verso l'orizzonte, senza seguire altra stella polare che la propria libertà. Considerate le perniciose commistioni di marketing industriale e contenuto di intrattenimento a cui abbiamo assistito in questi tempi di turbocapitalismo, poteva andarci molto peggio. Con F1 almeno il divertimento è garantito. (by MyMovies)

Non sono una appassionata di questo genere di film, e non sono nemmeno una fan accanita di Brad, ma devo dire che in questo film, magistralmente girato, mi è piaciuto davvero molto. Non so quanto ci sia di ricostruito a computer nelle numerose scene delle gare, ma il risultato è davvero molto realistico. In più i vari camei dei piloti attuali lo rendono davvero particolare, ed immagino che, per gli appassionati di Formula 1, sia anche emozionante. Fortunatamente il finale non è come me lo aspettavo... fortunatamente... 😉

Nonostante lo abbia visto in un piccolo cinema/teatro di Livigno, me lo sono goduto, ma immagino che vederlo in una sala più grande sarebbe davvero fantastico. 

Voto: 7,5 

 

Dragon Trainer

Regia di Dean DeBlois. Un film Da vedere 2025 con Mason Thames, Gerard Butler, Nico Parker, Nick Frost, Julian Dennison. Cast completo Titolo originale: How to Train Your Dragon. Genere Azione, Avventura, Commedia, - USA, Gran Bretagna, 2025, durata 125 minuti. Uscita cinema venerdì 13 giugno 2025 distribuito da Universal Pictures.

Sulla selvaggia isola di Berk, dove vichinghi e draghi sono stati acerrimi nemici per generazioni, Hiccup è diverso dagli altri. Figlio geniale ma sottovalutato dal capo Stoick l'Immenso, Hiccup sfida secoli di tradizione stringendo un'insolita amicizia con Sdentato, un temibile drago Furia Buia. Questo legame inaspettato rivela la vera natura dei draghi, mettendo in discussione le fondamenta stesse della società vichinga.

Primo film in live-action che Dreamworks realizza da un suo felice prototipo di animazione, Dragon Trainer ne ricalca filologicamente storia, atmosfere, sceneggiatura e dialoghi.

Nel dibattito pubblico ha ormai preso piede un certo timore - fomentato anche mediaticamente - delle conseguenze apocalittiche che i programmi di Intelligenza Artificiale possano avere sul mondo del cinema. Mentre non stupisce che si possa realizzare un film fotocopiato da un altro in cui cambia solo, in parte, il 'formato', da animazione a cosiddetta live-action (in cui peraltro è difficile stabilire l'apporto 'umano' dal momento che la CGI è onnipresente). È questa una piccola annotazione per mostrare come certe paure delle nuove tecnologie siano infondate perché sempre al servizio del cinema, proprio come le immagini generate, ormai da moltissimi anni, dalla computer grafica.

Così, copiando la linea editoriale di Disney che da tempo programma la trasformazione di tutti i suoi classici di animazione in film in live-action, anche Dreamworks, titolare di altrettante importanti "proprietà intellettuali", ha iniziato con il suo franchiste Dragon Trainer composto da tre film con il remake del primo del 2010 diretto da Chris Sanders e Dean DeBlois. L'aspetto peculiare di questo progetto, rispetto ai Disney, è che in cabina di regia siede proprio l'autore del primo, Dean DeBlois, qui in solitaria anche per la sceneggiatura perché Chris Sanders è reduce dal successo dell'animato Il robot selvaggio (i due in coppia sono i registi pure del primo Lilo&Stitch del 2002 oggi campione d'incassi con il remake in live-action).

Dean DeBlois dunque firma completamente, anche come produttore, questo remake che convince pienamente nel suo essere un'opera che comunque riflette ontologicamente su se stessa, immaginando nuovi spettatori, in un'operazione di filologia e di recupero da un'opera a un'altra realizzata dallo stesso regista che ne ha voluto conservare e preservare l'autenticità.

La forza di Dragon Trainer, di qualsiasi film di questa saga, è quella di essere un racconto universale e, per questo, sempre contemporaneo. L'idea di far incontrare due giovani di - diciamo così - opposte fazioni, il vichingo Hiccup e il drago Sdentato, una temibile Furia Buia (che vogliamo credere sia in realtà un cucciolo giocoso e amorevole) anche se non sembra così originale qui acquista un carattere tutto suo. L'amicizia impossibile tra i due, a dispetto dei loro rispettivi 'capi' (il padre del primo - (re)interpretato da Gerard Butler che prestava la voce nell'originale - è il re dei Vichinghi mentre il secondo ha sopra di sé un'entità dittatoriale mostruosa che vuole distruggere tutti gli umani), diventa un punto chiave ancora più sottolineato dal fatto che solo uno dei due è 'animato' mentre, per l'altro, c'è l'attore Mason Thames, cosa che rende ancora più evidenti le differenze e le supposte incompatibilità. Ma la cosa veramente bella di questa parte di vicenda in cui il ragazzo pensa di aver scoperto come addestrare i draghi è che, forse, alla fine e in realtà, è quasi il contrario.

Ma il film, pur avendo questo primo piano su Hiccup e Sdentato, riesce narrativamente a essere variegato grazie all'introduzione di personaggi solo apparentemente di contorno, come la determinata e coraggiosa Astrid interpretata da Nico Parker o l'eccentrico fabbro del villaggio Gambedipesce (Nick Frost). La colonna sonora, firmata anche stavolta da John Powell, accompagna e amalgama l'insieme che risulta particolarmente credibile grazie al livello in cui è arrivata la computer grafica che inserisce umani e draghi all'interno di un mondo naturale tipico del Nord Europa calibrato e armonizzato con precisione e cura nei toni e nei colori. (by MyMovies.it)

A me è piaciuto molto, sia la storia che le immagini lo rendono a mio avviso avvincente e appassionante. Il rapporto tra il ragazzo ed il drago, anche se tendenzialmente è prevedibile, è molto bello e non banale, data la natura completamente diversa dei due protagonisti. Le scene aeree sono meravigliose, merita davvero vederlo al cinema. 

Voto: 7 

La Costanza è un'eccezione

di Alessia Gazzola

Facciamo il punto. Costanza, dopo la laurea in medicina, è stata costretta a lasciare la sua amata e luminosa Sicilia per trasferirsi nel freddo e malinconico Nord. A tenere in caldo i cuori, però, ci pensa Marco, incantevole padre della sua incantevole Flora che Costy, non senza qualche incertezza, ha deciso di portare nella vita della figlia. Dopo varie tribolazioni, Marco ha praticamente lasciato la storica (e decisamente perfetta) fidanzata all’altare. Costanza (seppur decisamente imperfetta) credeva che l’avesse fatto per lei, ma non ne è più così sicura considerato che Marco prende tempo e si comporta in modo piuttosto ambiguo. Come sempre, però, nella vita di Costanza non c’è spazio per la riflessione: lei è una madre lavoratrice e precaria che al momento si sta autoconvincendo di aver compiuto la scelta giusta decidendo di lasciare l’Istituto di Paleopatologia di Verona per un impiego da anatomopatologa a Venezia. Come se la situazione non fosse abbastanza complicata, gli ex colleghi la richiamano per un incarico dal lauto compenso: l’ultima discendente di un’antica famiglia veneziana, gli Almazàn, desidera scoperchiare le tombe dei suoi antenati per scoprire cosa c’è di vero nelle dicerie calunniose che da secoli ammantano di mistero il casato. Costanza non vorrebbe accettare, ma questa storia a tinte fosche solletica la sua curiosità… e poi scopre che nell’operazione è coinvolto anche Marco. Che il cantiere possa rappresentare un’occasione d’oro per trovare un equilibrio vita-lavoro? O, per meglio dire: che il cantiere pos­sa rappresentare un’occasione d’oro per cercare di capire cosa c’è davvero tra lei e Marco? Con coraggio, determinazione e tanta, tanta costanza, questa eroina dai capelli rossi affronterà nuove sfide, svelerà antiche trame mentre proverà a comprendere il suo cuore. (by Amazon.it)

Andiamo avanti nel percorso di Constanza, come i precedenti, anche questo è un romanzo che si divora e che non risulta mai banale o scontanto, quindi lo si legge con curiosità, per capire dove Alessia condurrà la sua protagonista. 

giovedì 26 giugno 2025

La ragazza del sole. Le Sette sorelle vol. 6

di Lucinda Riley

Il sesto capitolo della saga delle Sette Sorelle vi porterà dai grattacieli di New York alle magnifiche pianure del Kenya degli anni '40. Un romanzo epico, indimenticabile.
Electra d'Aplièse è una delle modelle più famose: bellissima, ricca e desiderata. Ma dietro l'immagine glamour e la fastidiosa attenzione dei paparazzi si cela una donna fragile, che fatica a reggere lo stress e le pressioni di un mondo in cui contano solo le apparenze.
Electra è la più giovane delle sorelle e mentre tutte le altre sembrano aver superato la morte del padre e aver trovato la felicità, lei si sente sempre più persa e sola. L'unico modo per andare avanti è anestetizzare il dolore, rifugiandosi in alcol e droghe, specialmente da quando è stata mollata dal suo fidanzato.
Ma c'è qualcuno che sta cercando di entrare a far parte della sua vita e tenta di contattarla in tutti i modi; si tratta di Stella Jackson, noto avvocato impegnato nella difesa dei diritti umani, che dice di essere sua nonna... Grazie ai suoi racconti, Electra scoprirà la storia travagliata della sua famiglia e l'importanza di lottare per coloro che ami. (by Amazon.it)

Ogni romanzo di questa saga mi catapulta in un mondo completamente diverso, con uno sguardo al passato contrapposto al presente. Mai come in questo si notano i cambiamenti che si sono verificati, le lotte che sono state fatte per ottenere diritti che noi reputiamo 'normali'. E' stato molto bello seguire la vita di Cecily che ha avuto un ruolo fondamentale nella vita della nonna di Electra, opponendosi silenziosamente ma caparbiamente a regole che confinavano persone di colore in una dimensione inferiore. Tutto questo opponendosi ad un quotidiano prima ambientato in Africa e poi a New York, dove l'opposizione stessa della sua famiglia, l'ha portata a combattere una battaglia in solitaria, per dare un futuro ad una bambina, che considerava a tutti gli effetti come sua figlia. Poi c'è Electra, famosa ma sostanzialmente molto sola, cresciuta in una famiglia numerosa, con tante sorelle che l'hanno sempre amata, senza però essersi mai sentita veramente integrata. Forse le mancavano, più che ad altre sorelle, le sue origini e si era persa... con l'aiuto di una nuova famiglia, fatta di antiche origini e di nuove amicizie, riesce finalmente a capire l'amore che l'ha sempre circondata e la rende una persona nuova, conscia delle proprie capacità e di tutto quello che può fare per utilizzarle al meglio.

lunedì 16 giugno 2025

Karate Kid - Legends

Regia di Jonathan Entwistle. Un film con Ralph Macchio, Jackie Chan, Ben Wang [II], Joshua Jackson, Shaunette Renée Wilson. Cast completo Titolo originale: Karate Kid: Legends. Genere Azione, Drammatico, - USA, 2025, durata 94 minuti. Uscita cinema giovedì 5 giugno 2025 distribuito da Eagle Pictures

In seguito alla tragica morte del fratello, Li Fong deve lasciare la scuola di kung fu a Pechino, dove è una giovane promessa, per trasferirsi a New York con la madre che ha trovato lavoro come dottoressa in un ospedale. Una sera entra dentro il locale "Victory Pizza" gestito da Victor, un tempo ottimo pugile e ora è perseguitato dal suo strozzino, dove conosce sua figlia Mia. La ragazza frequenta la sua stessa scuola ed è l'unica persona con cui stringe amicizia. Mentre si trova con lei in metropolitana, viene colpito a tradimento da Conor, il suo ex, campione di karate in match spesso clandestini. La madre gli ha esplicitamente vietato di tornare a combattere e lo ha messo nelle mani di un tutor coetaneo, Alan, per farlo studiare.

Lui però ha altri piani. Prima aiuta Victor, che vuole tornare sul ring per combattere e saldare così i suoi debiti, insegnandogli le tecniche delle arti marziali e poi decide di partecipare al grande torneo 5 Buroughs dove è strafavorito Conor. Per farlo combattere al meglio delle sue possibilità e ribaltare i pronostici, accorre in suo aiuto il suo maestro Mr.Han che si rivolge a sua volta a Daniel LaRusso, il primo 'karate kid'.

"Due rami dello stesso albero". In Karate Kid II il maestro Miyagi fa vedere a Daniel gli antenati e gli spiega la connessione tra il suo tipo di karate e il kung fu praticato in Cina.

Il frammento di quel film del 1986, è all'inizio del reboot Karate Kid - Legends e mostra, contemporaneamente, sia il legame con gli altri cinque film del franchise sia la necessità di rinnovarsi per rendere questa storia universale anche a un pubblico più giovane che probabilmente conosce già Ralph Macchio e William Zabka, per averli visti nella serie Cobra Kai nei celebri ruoli di Daniel LaRusso e il suo avversario Johnny Lawrence.

Dal precedente titolo della saga, The Karate Kid - La leggenda continua ritorna invece Jackie Chan nei panni di Mr. Han. Rispetto a quel film, che segue un percorso geografico inverso a questo (da Detroit alla Cina) il suo personaggio è più in ombra e infatti il risultato ne risente soprattutto nella parte dedicata alla preparazione al combattimento, anche estenuante ma affascinante, che è insieme fisico e mentale. Karate Kids - Legends non lavora nella testa della star Disney Ben Wang come aveva fatto prima con Ralph Macchio e poi, con esiti più che soddisfacenti, anche con Jaden Smith nel film del 2010 diretto da Harald Zwart. Inoltre sono proprio i duetti tra Chan e Macchio la parte più coinvolgente del film, quella in cui si accende la sfida tra Li Fong e Conor ambientata sulla cima di un grattacielo sopra Manhattan.

Quando Karate Kids - Legends resta in linea con la struttura dell'action sportivo, l'intrattenimento è comunque assicurato. Più esagitato è invece lo stile videoclip, con l'uso di split-screen, ralenti e montaggio alternato che associa due momenti diversi della sua vita in cui il protagonista è bloccato dalla paura e non riesce a intervenire. In queste improvvise accelerazioni, a risentirne è soprattutto la caratterizzazione dei personaggi, che invece hanno bisogno di un loro tempo (come hanno dimostrato i primi due film della saga diretti da John G. Avildsen) per emergere e per farsi conoscere dallo spettatore.

Tutta la parte dedicata alla preparazione all'incontro di Victor, che ha il volto di Joshua Jackson, all'incontro di boxe è di troppo non perché è costruita male ma perché toglie invece spazio a quella tensione interna di Li Fong che sarebbe dovuta restare comunque centrale per tutta la durata del film.

Jonathan Entwistle, al suo primo lungometraggio, cerca una variazione adolescenziale rispetto ai protagonisti delle serie The End of the F***ing World (di cui è stato produttore e regista di cinque episodi) e soprattutto I Am Not Okay With This che ha creato assieme a Christy Hall. L'intento probabilmente era più ambizioso rispetto all'esito finale. Il nuovo Karate Kid non è supereroe (anche se viene citato Peter Parker) né normale e più umano ma solo una versione un po' più anonima di quelli che lo hanno preceduto.(by MyMovies.it)

Se non vi piace Karate Kid, andate oltre!!! Qui troverete solo un parere di una appassionata di Karate Kid, che andò al cinema a vedere il primo della saga con le sue amiche una domenica pomeriggio di tantissimi anni fa... e quando il film parte con alcune scene in cui il giovane Daniel La Russo fa capolino, io sono già in brodo di giuggiole. Certo che Ralph Macchio ha proprio fatto un patto col diavolo... sono passati 40 anni, ma forse per la sua presenza nella serie Cobra Kai (imperdibile per i fan del genere...) risulta ancora centratissimo nel suo ruolo di sensei. E vogliamo parlare della scena finale e sorpresa??? Che peccato che Johnny non abbia partecipato più attivamente al film... sarà per il prossimo??? Lo spero!

Voto: 10 (il 2,5 di MyMovies è troppo severo come giudizio 😅) 

N.B. Non sono nemmeno d'accordo con la critica sulla presenza del personaggio di Victor, ritrovare il protagonista di Fringe nei panni di un Rocky fuori forma, è stato bello... io l'ho apprezzato, perchè ha dato modo al protagonista di questo film di riavvicinarsi ad uno sport che indirettamente aveva portato alla morte del fratello ed aveva scatenato il suo allontanamento da una disciplina che non dovrebbe avere niente a che fare con la violenza gratuita!  

 

Lilo & Stitch (2025)

Regia di Dean Fleischer-Camp. Un film Da vedere 2025 con Maia Kealoha, Chris Sanders, Sydney Agudong, Zach Galifianakis, Billy Magnussen. Cast completo Titolo originale: Lilo & Stitch. Genere Avventura, Azione, - USA, 2025, durata 108 minuti. Uscita cinema mercoledì 21 maggio 2025 distribuito da Walt Disney.

Una solitaria bambina hawaiana di nome Lilo, sorellina di Nani, stringe un forte legame di amicizia con un alieno a cui dà il nome Stitch credendo si tratti di un cane. In realtà l'esperimento 626 è stato creato dallo strambo scienziato Jumba Jookiba come arma di distruzione. Ora che Stitch è giunto sulla terra per sfuggire al controllo del suo creatore dovrà vedersela sia con gli umani che con gli alieni che lo inseguono.

Disney prosegue il progetto di portare sul grande schermo, in live action, i suoi classici di animazione. Questo remake di Lilo & Stitch del 2002 risulta essere uno dei più convincenti.

Sarà la forza innovativa della storia già presente nell'originale animato, sarà la visione del regista Dean Fleischer Camp, già autore dello splendido lavoro in stop motion Marcel the Shell, sarà la scelta azzeccata delle interpreti delle due sorelle protagoniste, fatto sta che Lilo & Stitch in versione live action funziona soprattutto perché ancorato in un certo modo alla realtà. Certo c'è tutta la parte fantascientifica con Stitch che, in realtà, non ha un nome ma un codice - Esperimento 626 - che viene dal pianeta Turo, dove è stato creato per fare solo danni dallo scienziato pazzo Jumba Jookiba ed è in procinto di essere 'alienato' dalla Presidentessa (così nella versione italiana) della Federazione delle Galassie Unite. È insomma un alieno emarginato dalla sua comunità che, in fuga sulla terra, trova una famiglia un po' "scassata", con Lilo Pelekai che, dopo la tragica scomparsa dei genitori, vive con la sorella appena maggiorenne Nani. Lilo, sei anni, accoglierà quello che le sembra un cane anche se blu, dandogli il nome di Stitch e tenendolo in casa contro il volere della sorella che ha già un bel da fare con gli assistenti sociali pronti a valutare, negativamente, il loro vivere da sole.

Come nell'originale, la forza del racconto contemporaneo trova piena soddisfazione nell'ambientazione delle isole Hawaii che, nell'immaginario collettivo, richiamano gli echi di una cultura atavica, ora diventata troppo turistica (ma Lilo sa come approfittarsene 'squattando' nei lussuosi resort dove utilizza a sbafo i servizi), senza rinunciare a ricordare anche i miti più moderni come Elvis Presley che è stato un cantore e un interprete di quelle isole. C'è dunque un interessante commistione di passato, presente e futuro nella sceneggiatura di Chris Kekaniokalani Bright e Mike Van Waes che hanno all'attivo, curiosamente, solo un pugno di copioni. Su queste tre assi temporali e sugli elementi della natura delle Hawaii, in primis l'Oceano, si muove la regia di Dean Fleischer Camp che tiene insieme una messa in scena spesso vorticosa, per via del comportamento dell'irrefrenabile Stitch, ma anche per la creazione di complessi portali temporali utilizzati dai due antagonisti della storia, Pleakley e Jumba infiltrati sulla terra per riprendersi la creatura dispettosa. La scelta per i loro personaggi di due attori ben attrezzati, anche nella commedia, come Billy Magnussen e Zach Galifianakis risulta vincente per i tempi comici della strana coppia così come la scoperta della giovanissima protagonista Maia Kealoh, autoctona proprio come la sorella, interpretata da Sydney Agudong, dà verità e fluidità a tutta la storia.

In questa dimensione di accordo e di rispetto con il luogo che ospita la vicenda, ecco che il concetto di 'ohana', che nella cultura hawaiana significa 'famiglia' in senso esteso, diventa il fulcro di tutta la seconda parte del film declinato splendidamente, come nella più classica tradizione Disney, con l'affermazione dei buoni sentimenti che, alla fine, hanno sempre la meglio sulle avversità della vita qui rappresentate, in alcuni momenti, con un livello di drammaticità abbastanza inusuale. Perché è sempre il tempo di un film Disney in cui (ri)affermare un messaggio di inclusività e di pace che è naturale, e per questo mai stucchevole. (by MyMovies.it)

Non sono una fan del live action ma devo dire che questo è risultato davvero molto bene... ci si dimentica immediatamente che si sta guardando un 'live action' e questo dal mio punto di vista è molto positivo. Anche i personaggi di contorno, più o meno caricaturali, sono risultati un ottimo riempitivo, donando una freschezza insperata ad una storia che non ha nulla di nuovo. Molto bello anche il personaggio della sorella...

Voto: 8 

 

Frankenstein Jr. - Il Musical

“Si-può-fare!”, “Rimetta a posto la candela”, “Gobba? Quale Gobba?”, “Lupo ululì e castello ululà”, “Potrebbe andare peggio… potrebbe piovere”, sono solo alcune delle esilaranti battute entrate nella storia grazie al film cult Frankenstein Junior, dal quale proprio lo stesso regista, Mel Brooks, ha tratto l’omonimo musical, fedele trasposizione della realtà cinematografica, dove le atmosfere gotiche fanno da sfondo ai tantissimi momenti di irresistibile comicità, arricchite da delle mirabolanti musiche e canzoni
in puro stile Broadway.

La Compagnia Teatrale I Saltafoss, reduce dal grande successo di “Happy Days – Il Musical”, porta in scena un altro spettacolo tratto da un film entrato nei cuori di numerose generazioni, a cinquant’anni dalla sua prima uscita nei cinema italiani.

La produzione si avvale della licenza ufficiale MTI con un cast composto da oltre 30 artisti tra attori, cantanti e ballerini. Le liriche sono tutte in italiano tranne l’indimenticabile “Puttin’ on the Ritz” e sono eseguite rigorosamente dal vivo.

Frederick Frankenstein (o Frankenst-in, come intende farsi chiamare inizialmente il protagonista rinnegando le sue origini), Igor, Inga, Elizabeth, Frau Blücher, l’ispettore Kemp e naturalmente… la Creatura, sono i principali e indimenticabili personaggi che garantiscono 2 ore di sicuro divertimento e vi aspettano a teatro per farvi morire (e resuscitare) dalle risate! (dal sito del Teatro Nazionale di Milano)

Una delle rappresentazioni teatrali più divertenti che i possano vedere, che se interpretate magistralmente come in questo caso, ti lasciono il sorriso sulle labbra all'uscita da teatro e la voglia di non far passare troppo tempo prima di rivederlo ancora...

Costanza e buoni propositi

di Alessia Gazzola

Tutto avrebbe pensato, ma non di fare la paleopatologa dopo la laurea in Medicina. Non di vivere a Verona, così distante da Messina, la sua casa. Non di avere una figlia piccola a carico, la buffa Flora. Non di rintracciare il padre della suddetta figlia dopo diversi anni, di trovarlo affascinante come quando l’aveva conosciuto e di scoprirlo perfetto con Flora. Non di provare ancora qualcosa per il suddetto padre. Non di poter vantare una discreta collezione di situazioni ed esperienze imbarazzanti. La vita di Costanza Macallè può dirsi, insomma, abbastanza travagliata. Eppure la trentenne dai capelli rossi ribelli e con il cappotto troppo leggero per l’inverno del Nord può contare su pochi ma buonissimi assi nella manica: i colleghi dell’Istituto di Paleopatologia, la sorella Antonietta, un’innata capacità di rial­zarsi a ogni caduta, la consapevolezza di poter contare sulle proprie forze e l’ostinata determinazione di chi sa cavarsela anche con poco. Perché l’importante è avere sempre buoni propositi.
La nuova vita che Costanza ha appena iniziato a costruire potrebbe, però, essere sul punto di cambiare un’altra volta, e Costanza dovrà confrontarsi con importanti decisioni da prendere, cuori poco inclini ad ascoltare il cervello e un sito archeologico milanese che porta alla luce un incredibile mistero dal passato medievale della città. E soprattutto con la possibilità che, in fondo, quei buoni propositi siano solo illusioni. (by Amazon.it)

Nonostante si possa pensare che la vita di Costanza non possa prendere strade sorprendenti, in primis per non allontanare Flora dal padre ritrovato, l'autrice trova sempre un modo per non porre la vita di questo medico in secondo piano. Le sue aspirazioni vanno di pari passo con il benessere di sua figlia, senza che uno di questi aspetti prevalga più del dovuto sull'altro. Sono curiosa di leggere il terzo romanzo per capire come andrà la nuova esperienza lavorativa di Costanza, anche se un po' mi dispiace che lasci il mondo della paleopatologia... ma chissà, la Gazzola potrebbe sorprenderci con effetti speciali...  

L'alba sulla mietitura. Hunger Games

di Suzanne Collins

All’alba dei cinquantesimi Hunger Games, i distretti di Panem sono in preda al panico. Quest’anno, infatti, per l’Edizione della Memoria, verrà sottratto alle famiglie un numero doppio di tributi rispetto al solito. Intanto, nel Distretto 12, Haymitch Abernathy cerca di non pensarci troppo, l’unica cosa che gli interessa è arrivare vivo a fine giornata e stare con la ragazza che ama. Quando viene chiamato il suo nome, però, il ragazzo vede infrangersi tutti i suoi sogni. Strappato alla sua famiglia e ai suoi affetti, viene portato a Capitol City con gli altri tre tributi del Distretto 12: una ragazza che per lui è quasi una sorella, un esperto in scommesse e la ragazza più presuntuosa della città. Non appena gli Hunger Games hanno inizio, Haymitch comprende che tutto è stato predisposto per farlo fallire. Eppure qualcosa in lui preme per combattere... e far sì che la lotta si estenda ben oltre l’arena. (by Amazon.it)

Ho trovato la storia di Haymitch molto interessante, non so se la Collins avesse già nel cassetto la sua storia o se il personaggio di Haymitch sia nato in seguito alla trilogia degli Hunger Games. Ma poco importa, perchè una volta terminato questo romanzo il personaggio del mentore di Katniss risulta molto più comprensibile, perchè vincere gli Hunger Games non è mai una vera vittoria!!! 

Prima regola non innamorarsi

di Felicia Kingsley

Silvye ha ventisette anni, una madre asfissiante e sogna solo una vita normale, con un lavoro normale. Ma la verità è che la sua vita è tutto meno che normale perché… è una truffatrice. Sì, una truffatrice, figlia di una truffatrice che l’ha istruita alla perfezione nell’arte del furto e dell’inganno. Ci sono solo due cose che Silvye non deve fare: mangiare carboidrati e innamorarsi. A lei, le regole proprio non piacciono: ok vivere senza innamorarsi, ma non senza carboidrati!
C’è invece una persona a cui le regole piacciono moltissimo: Nick Montecristo, affascinante ladro-gentiluomo e astuto genio dell’arte. È un abile stratega, impermeabile ai sentimenti, e non ha mai fallito un solo incarico.
Nick e Silvye sono i prescelti da un ricco ed eccentrico collezionista, per mettere a segno un colpo sensazionale. Peccato che i due si detestino e abbiano qualche conto in sospeso da regolare. Lei è fuoco, lui è ghiaccio. Impensabile lavorare insieme, impossibile dire di no al colpo. Riusciranno Nick e Silvye a passare da rivali a complici, ed evitare che una fastidiosa quanto imprevista attrazione tra loro complichi le cose? Ma sì, in fondo sono due professionisti, basterà rispettare una sola regola…(by Amazon.it)

Ci sono romanzi che mangi come patatine, che sono talmente leggeri e divertenti che quando finiscono ti dispiace un sacco... trovo che questa autrice riesca proprio a creare opere di questo tipo, dove anche se la trama è abbastanza scontata, in realtà si è sempre un po' curiosi di capire che direzione prenderà la storia. La capacità di sorprendere il lettore è una dote da non sottovalutare e questa giovane autrice la possiede. Ho letto già alcuni suoi romanzi, e sono uno diverso dall'altro, come argomenti ed ambientazioni, toccando in modo leggero e scanzonato argomenti diversissimi tra loro. In questo, dove il rapporto tra i due ladri è l'aspetto principale, si percepisce un pizzico di mistero, forse l'autrice, come la sottioscritta ama i romanzi di Dan Brown ed il ritrovarsi in mezzo ad opere d'arte è sempre bello... 

  

giovedì 22 maggio 2025

Serenata a Napoli

Il primo spettacolo teatrale di Serena Rossi è fatto di musica e parole, tutte dedicate a Napoli.

Così cantava Partenope, che provava un dolore dolce. La sua voce era una freccia che colpì il mio cuore.

Napoli è una sirena, Partenope che si lasciò morire per non essere riuscita ad incantare Ulisse.
Una creatura mitologica che rinuncia alla vita per un amore mortale.
Napoli è nata sotto il segno della musica.
Napoli è femmina.
Adorata e uccisa.
Amata e odiata.

In questo spettacolo teatrale i racconti e la musica sono stretti come amanti. Una canzone apre una storia che riporta ad una musica, che rimanda ad una leggenda, che arriva ad una ninna nanna. Al centro la città più misteriosa del mondo, che ha confuso anche le sirene, che ha una sua filosofia, un suo immaginario, una sua religione.

A Napoli Serena Rossi dedica la sua serenata. Per conquistare la sua città le canta le canzoni della sua infanzia, di quella terra tellurica stretta tra il Vesuvio e il mare. Fa rivivere le voci dei vicoli, i canti e le feste, intreccia racconti e melodie per cogliere l’essenza immortale di una città che vibra di storia e mistero. (dal sito del Teatro Duse di Bologna)

Serena Rossi è spettacolare!!! Bravissima cantante, simpatica, comunicativa e bellissima... uno spettacolo coinvolgente che parla di Napoli ai Napoletani e non solo, che ci fa sentire tutti italiani, tutti uguali anche se forse alcune parole dialettali non tutti sono in grado di capirle. Ma non importa, perchè basta ascoltare col cuore e guardare la bellezza che sta sul palco per capire il significato delle canzoni, che comunque vengono spiegate perfettamente da una Serena che ci accomapagna per mano lungo questo meraviglioso viaggio... Serena, noi siamo qua... ti aspettiamo per un altro viaggio, ovunque tu ci voglia portare e... se proprio non sai cosa combinare, ricordati che non sei solo Mina Settembre, Carmen Catalano in 'Un Posto Al Sole' è ancora nei nostri cuori...

Voto: 8

 

Mission Impossible - The Final Reckoning

Regia di Christopher McQuarrie. Un film Da vedere 2025 con Tom Cruise, Hayley Atwell, Ving Rhames, Simon Pegg, Vanessa Kirby. Cast completo Genere Azione, - USA, 2025, durata 165 minuti. Uscita cinema giovedì 22 maggio 2025 distribuito da Eagle Pictures

La fine del mondo è vicina ma Ethan Hunt non è lontano e riparte da dove aveva lasciato. Recuperata una preziosa chiave crociata, deve raggiungere adesso il Sevastopol, un sottomarino nucleare russo, distrutto dall'Intelligenza Artificiale, che giace sotto la calotta polare. La chiave gli permetterà di recuperare il 'codice sorgente' dell'IA e di disinnescarla. Ormai autonoma e 'cosciente', l'Entità accede a qualsiasi sistema operativo, manipola fatti, dati e persone ed è determinata a sterminare la razza umana. Mentre Hunt cerca una soluzione, l'IA prende progressivamente il controllo delle armi di distruzione di massa. Il tempo stringe, non resta che correre. Ancora e ancora.

Dopo aver salvato il cinema, Tom Cruise salva il mondo. Non stiamo esagerando, perché la sua nuova missione impossibile manifesta un (buon) senso di onnipotenza.

L'Entità vuole spingere l'umanità e i governi del mondo verso un'apocalisse nucleare, l'ultima linea di difesa sono naturalmente Ethan Hunt e il suo team. Dopo un'introduzione che ripercorre in montaggio parallelo i fondamentali della saga lanciata trent'anni fa, a partire dalla serie televisiva di Bruce Geller, Mission: Impossible - The Final Reckoning assume il peso della gravità, intesa come condizione e come forza che tiene il film incollato a terra. Per i primi cinquanta minuti, almeno, in cui respiriamo un'atmosfera da fine del mondo, che fa rima con la possibile fine della saga. La nota è funebre e in risonanza con gli eventi attuali: pericolo nucleare, democrazia minacciata...

Poi la musica cambia e il film decolla letteralmente col nostro eroe, preso in consegna da un elicottero militare e portato laddove si deciderà il suo destino e quello del mondo. Conosciamo la musica (pam pam, pam pam pam pam, pam pam pam pam) e la meccanica della saga, come Tom Cruise non rallenta e rilancia obbedendo alla logica collaudata e irrealistica dei film d'azione. Una tenacia pavloviana eretta a sistema da un attore che sfida ancora la morte e alza la posta in gioco, narrativa ed emozionale, convocando i precedenti capitoli ed esplorando a fondo il suo legame con Ethan Hunt.

Perché mai come in Mission: Impossible personaggio e uomo coincidono. Isolati dal sistema, è a loro che i servizi segreti come Hollywood ricorrono per garantire la longevità del pianeta o del cinema. E alla chiamata nessuna delle due star può resistere, offrendo lo struggente spettacolo di sé in due movimenti prodigiosi che rendono obbligatorio vedere The Final Reckoning sul grande schermo.

E convincerci ad acquistare un biglietto per la sala è sempre stata la vera missione di Tom Cruise e Christopher McQuarrie, che con la sequenza acquatica, variante della leggendaria 'discesa' di Hunt nel caveau della CIA, tocca il cuore del suo progetto estetico.

Autore e attore si immergono in profondità per raggiungere il relitto di un sottomarino e per concludere il loro progetto 'in silenzio' e lontano dal fracasso dei blockbuster. Venti minuti di cinema muto, di geometrie sofisticate, di suspense e di sospensione dove lavora una forma di azione quasi astratta, una sorta di logica onirica che culla Hunt e insinua la monumentalità del film.

Se Hunt va alla sorgente dell'IA, McQuarrie va all'origine del suo agente, spogliato della muta e con il corpo come unica dotazione. E quello di Cruise è sempre stato un corpo da ammirare, ieri e oggi mentre risale in superficie e conclude una 'corsa indietro', rannicchiandosi in posizione fetale, nudo, separato, forse morto ma di nuovo vivo nella sequenza aerea. Un inseguimento in biplano che segna una sorta di punto limite dello stunt di Cruise, dove i riferimenti spaziali si dissolvono gradualmente e lo sguardo dello spettatore non riesce più a comprendere la logica spaziale se non ancorandosi alla presenza del divo al centro dell'inquadratura.

Tom Cruise ribadisce sullo schermo la tangibilità del suo corpo, anche se questo significa deformarlo e imbruttirlo quando il vento gli spazza la faccia in alta quota o quando le profondità dell'oceano gli provocano tremori e spasmi muscolari. Il mondo oppone la sua resistenza al corpo dell'attore che non solo salta, corre, si batte, fa degli ostacoli un'arma e degli oggetti ordinari qualunque cosa ma salta sempre più in alto, corre ancora più forte, cade da un cielo ancora più grande per dire il suo sogno folle: prima degli algoritmi, dei droni, dell'IA, un uomo aveva già esplorato tutto e in tutte le direzioni, conquistato l'intero mondo avanzando, l'azione più pura all'origine del cinema (slapstick).

Correndo, Tom Cruise ci riporta ogni volta al mondo dell'infanzia, quando sentivamo il corpo, più cinegenico di un magma blu. Affamato di analogico, e in linea con un metodo promozionale che ha dato i suoi frutti con le acrobazie dell'attore, The Final Reckoning torna all'essenziale. Quello che conta, che è sempre contato, è la gravità e il fatto di trascrivere le sue conseguenze sulla silhouette di Ethan Hunt, negli abissi o tra le nuvole.(by MyMovies.it)

Quando c'è Tom al cinema io non riesco a resistere, è sempre stato così e probabilmente lo sarà fino alla fine dei miei giorni o dei suoi... Abbiamo rivisto la prima parte il giorno prima di andare a questa ennesima Premiere, presso il nostro cinema preferito, il Victoria Cinema di Modena (tanto per non fare pubblicità ad un cinema che non ne ha proprio bisogno...): mossa vincente perchè la seconda parte inizia esattamente dove aveva lasciato la prima, in un susseguirsi di scene spettacolari intramezzate da discorsi filosofici sul 'sacrificio di pochi per il bene di molti'. La mia scena preferita forse è quella che si svolge all'interno del sottomarino... siamo abituati da sempre a vedere Tom alle prese con l'aria, vederlo negli abissi è stato interessante ed inedito. In questa seconda parte le scene esilaranti sono state poche, la gravità della situazione non lo consentiva, la minaccia di una distruzione globale permette poco margine a battute sarcastiche, ma... la fine di Gabriel vale mille battute e non aggiungo altro per non spoilerare troppo!!! Ci sarà ancora un Mission Impossible? Da quelllo che si legge, dalle dichiarazioni delle stesso Tom sembra di no, ma la fine del film ci lascia un interrogativo nel cuore e nella mente: nessuno dovrebbe possedere il potere di una intelligenza artificiale che per poco non ha distrutto l'intero pianeta, ma un uomo adesso lo possiede, e si tratta pur sempre di un uomo... 

Voto: 10 (poteva essere diversamente??? 😀)

 

 

lunedì 12 maggio 2025

Questione di Costanza

di Alessia Gazzola

"Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere. Eppure, eccomi qua. Com’è potuto succedere, proprio a me? Mi chiamo Costanza Macallè e sull’aereo che mi sta portando dalla Sicilia alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola. Con me c’è l’essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei... Lo so, lo so, ma è una storia complicata. Comunque, ce la posso fare: in fondo, devo resistere soltanto un anno. È questa la durata del contratto con l’istituto di Paleopatologia di Verona, e io – che mi sono specializzata in Anatomia patologica e tutto volevo fare tranne che dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare resti centenari – mi devo adattare, in attesa di trovare il lavoro dei sogni in Inghilterra. Ma, come sempre, la vita ha altri programmi per me. Così, mentre cerco di ambientarmi in questo nebbioso e gelido inverno veronese, devo anche rassegnarmi al fatto che ci sono delle scelte che ho rimandato per troppo tempo. Ed è giunto il momento di farle. In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza... E, me lo dico sempre, è questione di Costanza." (by Amazon.it)

Ho riletto questo libro perchè non me lo ricordavo affatto e non lo avevo nemmeno recensito in qeusto blog. Dop aver visto la serie tv ad esso ispirato, ero curiosa di vedere quante differenze ci fossero e in effetti ce ne sono un bel po', sia nella storia personale di Costanza che nella storia 'storica' seguita dal proffessor Melchiorre presso il quale Costanza lavora. Ma ci sta, non rende meno godevoli nè l'uno, nè l'altro, bisogna capire che la trasposizione di un romanzo in una serie tv deve per forza effettuare dei cambiamenti e non è detto che siano negativi... Ma parliamo del romanzo: la scrittura piacevole e scorrevole della Gazzola, rende i suoi romanzi, tutti quelli che ho letto fino ad ora... rilassanti e le pagine scorrono veloci senza intoppi. In questo caso, in particolare, dove vengono raccontate 'due storie al prezzo di una', il passaggio dall'una all'altra è molto piacevole. Leggerò presto il secondo... perchè sono curiosa di vedere come prosegurà la vita della siciliana Costanza in quei di Verona! 

Per chi ha visto la serie TV ecco alcune cose diverse presenti nel libro:

  • Marco vive a Milano, dove fa l'architetto e convive con Federica
  • Marco ha una madre malata che suona il piano e che ha trasmesso questa arte ai figli
  • Costanza ha un padre ed un fratello disabile che vivono a Messina, ai quali è molto legata, come lo è alla sorella che vive a Verona e che l'ha accolta
  • Costanza odia il lavoro a Verona ed il suo sogno è quello di trasferirsi a Londra con la piccola Flora che ha 3 anni
  • Costanza trova Marco perchè una volta giunta a Verona decide di rintracciarlo tramite un investigatore privato.
  • Costanza non ha nessuna relazione con un collega di lavoro.
  • Biancofiore e Selvaggia sono due sorellastre figlie di Federico II. 
  • Biancofiore rimane gravementge ferita cadendo da cavallo pentre insieme a Selvaggia volevano andare a trovare il fratello di Selvaggia recluso in Puglia poco lontano dalla residenza in cui risiedevano le ragazze con il padre. In seguito a questa caduta, Biancofiore non sarà mai più in grado di camminare correttmanete e non potrà avere figli, motivo per il quale non viene data in sposa a nessuno.
  • Biancofiore si innamora di Aldegar che viene ucciso dal marito 'terribile' di Selvaggia, Ezzellino, durante una battuta di caccia.
  • Biancofiore si taglia la treccia che verrà seppellita insieme ad Aldgar, dopo di che parte per un monastero in Francia dove finirà la sua vita.
  • Selvaggia morirà durante il secondo aborto a 6 anni dal suo matrimonio con Ezzellino, che nonostante abbia avuto diverse mogli, non ha avuto eredi.

 

lunedì 5 maggio 2025

Miss Bee e il fantasma dell'ambasciata

di Alessia Gazzola

Londra, 1925. Per impedirle di combinare ulteriori guai, Leonida Bernabò individua finalmente la sistemazione ideale per la vivace e scapestrata secondogenita Beatrice: un solido impiego presso l’ambasciata italiana.
Miss Bee si trova dunque a barcamenarsi fra impegni segretariali ed eventi prestigiosi, come il ricevimento in onore di una delegazione proveniente proprio da Firenze, la città natia dei Bernabò.
Il direttore degli Uffizi e la sua collega archeologa vengono accolti insieme a Edoardo, il figlio dell’ambasciatore italiano, con la fidanzata, Elisa. Non mancano neppure il visconte Julian Lennox – verso il quale Beatrice prova ancora sentimenti più travolgenti di quanto vorrebbe – e la sua promessa sposa Lady Octavia.
Ma nei giorni e soprattutto nelle notti successive, in ambasciata accadono fenomeni strani e spaventosi: rumori improvvisi, sussurri nel buio e presenze inquietanti. L’unica spiegazione parrebbe quella più implausibile: un fantasma.
Le cose tuttavia si aggravano, tanto da rendere necessario l’intervento della polizia nella persona dell’ispettore capo Archer Blackburn, vecchia e intrigante conoscenza di Beatrice.
Ma esiste davvero il fantasma dell’ambasciata? O è all’opera qualche forza di natura ben più concreta e minacciosa?
Contrariamente a quanto avrebbe auspicato papà Bernabò, tra amori e tremori sta proprio a Miss Bee scoprirlo. (by Amazon.it)

Ancora una volta, suo malgrado, Beatrice si trova coinvolta in avvenimenti che non la riguardano di persona, però il suo contributo alle indagini diventa fondamentale e l'ispettore capo Blackburn sembra tenerla sempre di più in considerazione. Ma avere a che fare con persone potenti è pericoloso ed al termine del romanzo la nostra protagonista sembra destinata a tornare con la famiglia intera in Italia, dove la situazione non è delle migliori per chi, come loro, non simpatizza molto col fascismo. Ed ecco che sarà l'ispettore capo a sorprenderci con una proposta 'scioccante', che inaspettatamente viene accettata, quindi ora sono troppo curiosa di vedere come Alessia deciderà di proseguire con la storia, perchè DEVE esserci un seguito!!! A presto Miss Bee, anzi no, Mrs Blackburn 😊