Regia di John Crowley. Un film Da vedere 2024 con Florence Pugh, Andrew Garfield, Adam James, Aoife Hinds, Gianni Calchetti. Cast completo Titolo originale: We Live in Time. Genere Drammatico, - Gran Bretagna, Francia, 2024, durata 107 minuti. Uscita cinema giovedì 6 febbraio 2025 distribuito da Lucky Red.
Si incontrano in un ospedale. Lui è Tobias Durand, lavora per la fabbrica di cereali Weetabix e si trova in strada di sera in accappatoio alla ricerca di una penna per firmare le carte del divorzio. Lei è Almut Brühl, un ex-pattinatrice ora chef in ascesa che l'ha investito. Tra loro nasce una forte attrazione e dopo poco vanno a vivere insieme. Da lì parte la loro storia che attraversa circa dieci anni, tra alti e bassi, momenti di grande felicità culminati con la nascita della figlia ad altri tragici quando Almut scopre di avere un cancro e deve scegliere un trattamento che può allungarle la vita ma farla soffrire di più oppure sfruttare al meglio il tempo che le rimane.
Tutto nasce per caso. Oppure no. Una matita che si spezza, un' auto incastrata tra altre due, date di momenti importanti che finiscono per coincidere. We Live in Time non è solo un melodramma sulla malattia, o almeno non soltanto.
Rispetto a Voglia di tenerezza,
segue un percorso meno classico e non lineare da un punto di vista
narrativo. Per questo passato e presente si alternano per mettere a
fuoco la vita della coppia tra incomprensioni (la reazione di Almut
quando Tobias le ha chiesto di sposarlo) a frammenti di felicità, dai
momenti sulla giostra fino alla scena, la più coinvolgente ma anche
frenetica, irresistibile di tutto il film, del parto nella stazione di
servizio con la porta del bagno bloccata.
John Crowley segue i suoi protagonisti nel corso del tempo come aveva già fatto con Il cardellino ed Boy A che è stato anche il primo ruolo da protagonista per Andrew Garfield. L'attore statunitense in We Live in Time
trova un'intesa perfetta con Florence Pugh. Sono loro i principali
punti di forza di un film caratterizzato da una drammaturgia solida,
quasi di stampo teatrale nei dialoghi della sceneggiatura di Nick Payne
che trova a sua volta un magnifico contrasto con un cinema che prova a
immortalare la fuggevolezza del tempo.
Forse lo stesso tipo di
struttura, con altri attori, non avrebbe retto allo stesso modo. Sia
Garfield sia Pugh li rendono aderenti alla realtà, lasciano avvertire
quello che provano anche con un solo sguardo come nella prima reazione
di entrambi davanti al responso della dottoressa, oppure mettono in
evidenza anche le tensioni nascoste della coppia che emergono, per
esempio, dopo che Tobias ha visto il filmato della gara di pattinaggio
di Almut.
Ci sono però anche toccanti momenti di istintiva intimità quando lui le
taglia i capelli. Oppure tutte le scene in cucina, come la preparazione e
la gara internazionale di cucina del Bocuse d'or che sembrano uscite da
The Bear
e alterano nuovamente gli equilibri tra i due personaggi perché Almut
inizialmente aveva tenuto all'oscuro Tobias che avrebbe partecipato alla
competizione.
We Live in Time cammina sospeso, potrebbe cadere da un momento
all'altro, diventare troppo sentimentale oppure al contrario cercare un
taglio più brillante. Trova invece un miracoloso equilibrio proprio
perché riesce a intrecciare insieme due diagnosi di cancro, una storia
d'amore, la nascita di una figlia nello stesso film.
Il cineasta si mette principalmente al servizio della storia e dei suoi
attori ed è per questo che la sua regia è così trasparente a quella
tradizionale di Brooklyn. In quel caso mostrava una faccia del 'sogno americano', qui invece le pagine della vita di una coppia. Come i protagonisti, We Live in Time
coglie l'attimo. Ogni piano su di loro (insieme o da soli) cattura il
momento di felicità o disperazione. Non c'è mai un esito scontato come
nei drammi sulla malattia, anche quello bellissimo di James L. Brooks con Debra Winger e Shirley MacLaine.
Il destino di Tobias e Almut può cambiare da un momento all'altro prima
del finale. Il vissuto e la sua rappresentazione sono la stessa cosa.
In We Live in Time, tra il cinema e la vita non c'è più nessuna distanza.(by MyMovies.it)
Mah... che dire... avevo delle aspettative su questo film, mi avevano detto che avrebbe fatto piangere e quindi ero pronta ad una storia drammatica, di cui tra l'altro conoscevo già la trama principale, ma sono rimasta delusa. Non dalla storia in sè, ma da come è stata raccontata, i continui salti tra il passato e il presente, a lungo andare, mi sono risultati un po' fastidiosi e poi non ne capisco la necessità. Forse si voleva rendere la storia più interessante, meno scontata nella sua trama tanto reale, quanto crudele... ma a volte non c'è nulla di male nel raccontare una storia così come si è svolta. Se il pubblico non vuole vedere una storia vera, raccontata con tutte le sue sfumature ha la possibilità di scegliere un film di genere diverso... fortunatamente abbiamo solo l'imbarazzo delle scelta!
VOTO: 6- (per la trama 7)