In seguito alla tragica morte del
fratello, Li Fong deve lasciare la scuola di kung fu a Pechino, dove è
una giovane promessa, per trasferirsi a New York con la madre che ha
trovato lavoro come dottoressa in un ospedale. Una sera entra dentro il
locale "Victory Pizza" gestito da Victor, un tempo ottimo pugile e ora è
perseguitato dal suo strozzino, dove conosce sua figlia Mia. La ragazza
frequenta la sua stessa scuola ed è l'unica persona con cui stringe
amicizia. Mentre si trova con lei in metropolitana, viene colpito a
tradimento da Conor, il suo ex, campione di karate in match spesso
clandestini. La madre gli ha esplicitamente vietato di tornare a
combattere e lo ha messo nelle mani di un tutor coetaneo, Alan, per
farlo studiare.
Lui però ha altri piani. Prima aiuta Victor, che
vuole tornare sul ring per combattere e saldare così i suoi debiti,
insegnandogli le tecniche delle arti marziali e poi decide di
partecipare al grande torneo 5 Buroughs dove è strafavorito Conor. Per
farlo combattere al meglio delle sue possibilità e ribaltare i
pronostici, accorre in suo aiuto il suo maestro Mr.Han che si rivolge a
sua volta a Daniel LaRusso, il primo 'karate kid'.
"Due rami dello stesso albero". In Karate Kid II il maestro Miyagi fa vedere a Daniel gli antenati e gli spiega la connessione tra il suo tipo di karate e il kung fu praticato in Cina.
Il frammento di quel film del 1986, è all'inizio del reboot Karate Kid - Legends
e mostra, contemporaneamente, sia il legame con gli altri cinque film
del franchise sia la necessità di rinnovarsi per rendere questa storia
universale anche a un pubblico più giovane che probabilmente conosce già
Ralph Macchio e William Zabka, per averli visti nella serie Cobra Kai nei celebri ruoli di Daniel LaRusso e il suo avversario Johnny Lawrence.
Dal precedente titolo della saga, The Karate Kid - La leggenda continua
ritorna invece Jackie Chan nei panni di Mr. Han. Rispetto a quel film,
che segue un percorso geografico inverso a questo (da Detroit alla Cina)
il suo personaggio è più in ombra e infatti il risultato ne risente
soprattutto nella parte dedicata alla preparazione al combattimento,
anche estenuante ma affascinante, che è insieme fisico e mentale. Karate Kids - Legends non lavora nella testa della star Disney Ben Wang come aveva fatto prima con Ralph Macchio e poi, con esiti più che soddisfacenti, anche con Jaden Smith nel film del 2010 diretto da Harald Zwart.
Inoltre sono proprio i duetti tra Chan e Macchio la parte più
coinvolgente del film, quella in cui si accende la sfida tra Li Fong e
Conor ambientata sulla cima di un grattacielo sopra Manhattan.
Quando Karate Kids - Legends resta in linea con la struttura
dell'action sportivo, l'intrattenimento è comunque assicurato. Più
esagitato è invece lo stile videoclip, con l'uso di split-screen,
ralenti e montaggio alternato che associa due momenti diversi della sua
vita in cui il protagonista è bloccato dalla paura e non riesce a
intervenire. In queste improvvise accelerazioni, a risentirne è
soprattutto la caratterizzazione dei personaggi, che invece hanno
bisogno di un loro tempo (come hanno dimostrato i primi due film della
saga diretti da John G. Avildsen) per emergere e per farsi conoscere dallo spettatore.
Tutta la parte dedicata alla preparazione all'incontro di Victor, che ha
il volto di Joshua Jackson, all'incontro di boxe è di troppo non perché
è costruita male ma perché toglie invece spazio a quella tensione
interna di Li Fong che sarebbe dovuta restare comunque centrale per
tutta la durata del film.
Jonathan Entwistle, al suo primo lungometraggio, cerca una variazione adolescenziale rispetto ai protagonisti delle serie The End of the F***ing World (di cui è stato produttore e regista di cinque episodi) e soprattutto I Am Not Okay With This che ha creato assieme a Christy Hall.
L'intento probabilmente era più ambizioso rispetto all'esito finale. Il
nuovo Karate Kid non è supereroe (anche se viene citato Peter Parker)
né normale e più umano ma solo una versione un po' più anonima di quelli
che lo hanno preceduto.(by MyMovies.it)
Se non vi piace Karate Kid, andate oltre!!! Qui troverete solo un parere di una appassionata di Karate Kid, che andò al cinema a vedere il primo della saga con le sue amiche una domenica pomeriggio di tantissimi anni fa... e quando il film parte con alcune scene in cui il giovane Daniel La Russo fa capolino, io sono già in brodo di giuggiole. Certo che Ralph Macchio ha proprio fatto un patto col diavolo... sono passati 40 anni, ma forse per la sua presenza nella serie Cobra Kai (imperdibile per i fan del genere...) risulta ancora centratissimo nel suo ruolo di sensei. E vogliamo parlare della scena finale e sorpresa??? Che peccato che Johnny non abbia partecipato più attivamente al film... sarà per il prossimo??? Lo spero!
Voto: 10 (il 2,5 di MyMovies è troppo severo come giudizio 😅)
N.B. Non sono nemmeno d'accordo con la critica sulla presenza del personaggio di Victor, ritrovare il protagonista di Fringe nei panni di un Rocky fuori forma, è stato bello... io l'ho apprezzato, perchè ha dato modo al protagonista di questo film di riavvicinarsi ad uno sport che indirettamente aveva portato alla morte del fratello ed aveva scatenato il suo allontanamento da una disciplina che non dovrebbe avere niente a che fare con la violenza gratuita!
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