Un esperto di sicurezza di dati criptati della Cia, distrutto dal dolore per la perdita di sua moglie rimasta uccisa in un attentato terroristico a Londra, decide di passare all'azione. Abbandona la scrivania e si lancia in una pericolosissima missione di vendetta, viaggiando in lungo e in largo per scoprire chi ci sia davvero dietro all'attentato e facendosi aiutare da un addestratore molto speciale. Attraverserà una serie di città, da Berlino a Istanbul, fino a Casablanca, e tra una sparatoria e una fuga affronterà spie esperte e mercenari letali nel tentativo di scoprire la verità, tra molteplici macchinazioni e doppi giochi politici.
È un revenge movie di spionaggio in piena regola, come non se ne vedevano da un po', Operazione Vendetta.
Il titolo originale The Amateur,
ovvero "il dilettante", descrive bene il suo protagonista:
professionista solo come crittografo - ovvero esperto di protezione di
dati resi incomprensibili ai non autorizzati - della Cia è determinato a
reinventarsi uomo d'azione "amatoriale". Mollare computer e scrivania e
lanciarsi, come può, alla caccia degli assassini di sua moglie.
L'idea
che il "nerd" del tutto alieno a ogni forma di violenza sia
intenzionato a trasformarsi in una sorta di letale soldato in prima
linea è curiosa e interessante, all'eroe di primo piano e di muscolare
importanza si preferisce l'antieroe occhialuto che passa le giornate
dietro agli schermi di un computer, appresso a dati indecifrabili. Una
di quelle figure spesso sottovalutate e marginali sul grande schermo che
qui arriva, anzi irrompe, in primo piano.
Non è, tuttavia, un'idea originale: la storia è tratta dall'omonimo romanzo "The Amateur" di Robert Littell, già adattato per il grande schermo nel 1981 da Charles Jarrot con Computer per un omicidio.
Rami Malek sceglie di produrre questo nuovo film credendo fino in fondo
nel suo ruolo, che interpreta in modo più che convincente: un marito
spezzato che si improvvisa agente speciale, utilizzando il suo dolore e
la sua astuzia come armi, impegnandosi poi a farsi addestrare nel
maneggiare quelle vere dal migliore di tutti. Ottima l'interpretazione
di Lawrence Fishburne, misurata quanto scanzonata, nei panni
dell'esperto e pericoloso mentore del protagonista "dilettante". Più che
le numerose scene d'azione restano impresse quelle con i due personaggi
a confronto, per l'efficacia interpretativa dei due attori, ma anche
per quella narrativa.
Assassini professionisti si nasce o si diventa? È la domanda tormentone
del film, che lo attraversa a più riprese, inserita nella macro
questione tematica di base del farsi giustizia da soli, là dove la
"giustizia istituzionale" non è soddisfacente. Parlando di
interpretazioni, funzionano anche le attrici conosciute dal pubblico
televisivo Rachel Broshnan, per tutti Mrs. Maisel, nei panni della
sfortunata moglie del protagonista, e Caitríona Balfe di Outlander in
quelli di un personaggio enigmatico tutto da scoprire. Quanto alla
regia, le scene d'azione risultano d'impatto e spettacolari - su tutte
un inseguimento folle dentro e fuori un ospedale - e ben realizzate
dall'inglese James Hayes, noto per aver firmato serie tv come Slow Horses, Pulse e Black Mirror.
Non vanta un approccio esplosivo o inedito, ma sa tenere comunque salde
le redini di due ore di labirintiche fughe, macchinazioni criminali e
politiche, spionaggi e controspionaggi, che in definitiva sanno
intrattenere e convincono, peccando giusto sul ritmo, non sempre
incandescente o adrenalinico.
Non aiuta l'estrema frammentazione di location tra l'Inghilterra, la
Germania, la Francia e la Turchia - per quanto possa risultare
suggestivo il continuo cambio di ambientazione, e quindi di prove, sfide
e nemici da affrontare per il protagonista - di un film che ha dovuto
fronteggiare una serie di problematiche, non ultimi gli scioperi del
sindacato SAG-AFTRA e la conseguente interruzione delle riprese.(by MyMovies.it)
Anche se l'inizio del film appare un po' lenta, poi prende ritmo, le idee del protagonista per eliminare l'intera squadra che ha ucciso la moglie sono stupefacenti. La scena della rottura della piscina costruita a congiunzione dei tetti di due palazzi è favolosa. Però ogni tanto l'ho trovato non del tutto chiaro, gli indizi che seguiva per trovare i vari personaggi non sempre mi sono risultati chiari, soprattutto dopo la morte di Inquiline... ma forse mi sono persa qualcosa e dovrei solo rivederlo. L'accoppiata Malek - Fishburne è vincente, entrambi molto centrati nei personaggi. Sinceramente l'idea di un eroe che non usa la forza ma l'astuzia, è un'idea di tutto rispetto e la poca fisicità di Malek lo rende molto adatto al ruolo.
Voto: 7
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