lunedì 8 aprile 2013

PLAY 2013 - 10 ORE !!!

Più o meno questo è il tempo che i quattro dell'Ave Maria (io, Max, E. ed A.) hanno trascorso alla Play che si è svolta a Modena questo weekend. Per quelli che non lo sanno, la Play è una delle più importanti fiere del gioco da tavolo e non solo, che si svolgono in Italia. Questo tipo di attività ludiche in Italia non è così conosciuto come in altri stati, primo fra tutti la Germania dove si svolge la fiera di tutte le fiere ad Essen, ma per gli appassionati o anche quelli che vi vengono trascinati quasi per caso diventa un evento imperdibile. E' il secondo anno che vi andiamo, l'anno scorso un po' allo sbaraglio, quest'anno invece molto più informati e pronti, con delle idee chiare in testa... o almeno uno del gruppo le aveva, con tanto di lista di contatti da incontrare per portare a termine vendite e scambi di giochi ed una lista di giochi da vedere ed eventualmente comprare. Parlo del mio tatone che in poco tempo è diventato davvero un esperto, quando una cosa gli interessa sfodera una memoria impressionante, per nomi, immagini e caratteristiche che è quasi impressionante.
Ma voi vi starete chiedendo cosa abbiamo fatto in 10 ore di permanenza in fiera e vi dirò che sono passate in un lampo. Abbiamo iniziato dal padiglione specializzato nei giochi da tavolo dove ci sono case editrici, negozi che vendono giochi, un sacco di tavoli vuoti dove posizionarsi per provare dei giochi ed altri già belli allestiti ed attrezzati con ragazzi che ti spiegavano il gioco. Abbiamo provato tre giochi: Libertalia con l'ausilio di una simpatica e molto brava ragazza che ci ha spiegato il gioco alla perfezione, Finca e Drum Roll di cui abbiamo studiato le regole da soli. 
Il primo, Libertalia,  è molto carino, forse un pelo complicato per una come me che gioca 'un tanto al braccio', bisognerebbe pensare un po' di più alle mosse che potrebbero fare gli avversari, mentre a me piace giocare pesando solo a quello che posso fare io... cosa impossibile in Libertalia.
Finca è una gestione 'agraria' dell'isola di Minorca dove i giocatori si devono imposessare del maggior numero possibile di coltivazioni presenti sui territori; semplice ed immediato, non entusiasmante ma nemmeno noioso, forse carino anche da giocare con dei bimbi.
Il terzo, Drum Roll, non è altro che la gestione di un circo, con tanto di acquisto di artisti, preparazione delle rappresentazioni e spettacolo finale. E' molto colorato, forse un pelino troppo per i miei gusti, le azioni sono molto semplici da comprendere, l'ho trovato però troppo lungo; mettiamoci anche lo startup iniziale di dover leggere le istruzioni, ma rimane comunque lunghetto, ed io non amo i giochi troppo lunghi, per me una partita 'impegnativa' deve durare al massimo due ore. Tra una partita e l'altra abbiamo gironzolato per la fiera, visitando anche gli altri padiglioni, dove ci siamo lasciati tentare da un paio di partite a bigliardino... che dire, belli i giochi da tavolo, ma ci sono alcuni giochi intramontabili. C'è persino una sezione in cui sono presenti giochi in legno che sanno d'antico, che trovo semplicemente fantastici, ma è triste vedere che i bimbi manco capiscono cosa sono. Ho visto una scena che mi ha lasciato molto perplessa, ma che la dice lunga sulla nuova generazione: mamma e figlioletto di 7/8 anni si avvicinano ad un flipper di legno, uno di quelli in cui si gioca in due. La mamma per spiegare al bimbo come si gioca, gli ha fatto vedere i bottoni ai lati e gli ha detto 'Questi bottoni servono a muovere le palette come fai sul computer'... uhmmm, ormai il mondo si è capovolto, non è più il computer che si modella sull'oggetto reale, le nuove generazioni hanno l'impressione che gli oggetti vengano costruiti partendo dalle cose presenti su pc... mah...
La parte finale della giornata l'abbiamo passata a guardarci intorno ed a fare qualche acquisto, il bimbo Max aveva le sue idee belle chiare su cosa voleva comprare. Ma di questi acquisti ve ne parlerò mano a mano che ci giocheremo, anche se abbiamo già iniziato a 'sfustellarli'...

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