venerdì 1 agosto 2014

Rokoko

Si confezionano bellissimi vestiti da 'dama' e 'cavaliere' per poi popolare le diverse stanze del castello dove si svolge un romanticissimo ballo e non mancano neppure i fuochi d'artificio sulla terrazza al termine della serata.
Non sono impazzita, ho solo espresso in modo stringato gli scopi di questo gioco da tavolo che ha una tra le grafiche più accattivanti che abbia mai visto. Il tabellone rappresenta appunto le stanze di questo castello, e dopo aver letto il manuale (molto chiaro e non troppo lungo), ci si rende conto che riporta tutte le informazioni che servono. Ma la cosa davvero molto coreografica è il popolamento di tale tabellone con i propri invitati che accorrono numerosi a riempire gli spazi nelle stanze. Cerchiamo di andare per ordine e spieghiamo... brevemente in cosa consiste il gioco.
Ogni giocatore ha un set di 5 carte, che rappresentano altrettante azioni. La partita è composto da sette turni e ad ogni turno si possono giocare solo tre carte (ed eventualmente quelle comprate tramite 'assunzione' nel turno stesso). Ogni carta azione ha delle caratteristiche che determinano quali azioni sono disponibili e nella parte bassa riportano dei bonus che possono essere di vario tipo, dall'acquisto di una materia aggiuntiva, alla ricezione di denaro fino al conteggio di punti/soldi da ricevere in base alla propria situazione. Le azioni che si possono fare sono le seguenti:
  • comprare materiali
  • confezionare un abito e decidere se posizionare il personaggio nel castello o ricevere l'equivalente denaro
  • vendere la carta giocata per ricevere il denaro riportato in fondo alla carta stessa
  • acquistare una nuova carta che entra immediatamente a far parte della propria mano e quindi è possibile giocarla nello stesso turno
  • posizionare i propri dischetti in altre zone del tabellone per avere maggioranze o benefit

Ogni round si conclude con la riscossione delle rendite da parte di ciascun giocatore, sommando ai 5 denari di ufficio, altre entrate dovute al posizionamente delle proprie pedine sul dabellone.
Al termine del settimo turno e dopo la riscossione delle rendite per l'ultima volta, si inizia il conteggio dei punti finali, verificando le maggioranze nelle stanze del castello e posisionando, se possibile, gli ospiti dell'ultimo piano in terrazza, per ammirare i fuochi d'artificio e fare gli ultimi punti.
Vince... come di prassi... chi fa più punti.

Conclusioni: questi giochi in cui ci sono tantissime cose che si possono fare, dove saper scegliere le azioni è 'fondamentale' (checchenedica il mio 'giochi-mentore') è frustrante!!! Non si riesce mai a fare tutto quello che si vuole, o meglio IO non riesco a fare quello che va fatto, poi ci sono quelli invece che nei giochi di questo tipo ci sguazzano come pesciolini felici in uno stagno... ed indovinate di chi sto parlando??? Bastano davvero poche carte per mettermi in crisi, non datemi l'opportunità di sceglierle, tanto anche se ci penso un'eternità una scelta giusta non riesco a farla...

VOTO: 7 Perchè??? Perchè anche se non è un gioco nelle mie corde, di per sè è molto bello, la grafica ed i componenti sono notevoli e per gli amanti dei gestionali è una bellissima 'accozzaglia' di tutte le cose che solitamente si possono fare con un gioco di questo tipo senza risultare troppo pesante...

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