venerdì 17 gennaio 2025

Here

Regia di Robert Zemeckis. Un film Da vedere 2024 con Tom Hanks, Robin Wright, Paul Bettany, Kelly Reilly, Michelle Dockery. Cast completo Titolo originale: Here. Genere Drammatico, - USA, 2024, durata 104 minuti. Uscita cinema giovedì 9 gennaio 2025 distribuito da Eagle Pictures.

Un terreno preistorico, e la casa che sorgerà su quel terreno. Quella casa ospiterà generazioni di famiglie, dall'homo sapiens agli indigeni ai coloni, fino ad un nucleo domestico afroamericano contemporaneo. E nel salotto di quella casa scorreranno vite sempre diverse e sempre uguali, popolate da mariti, mogli, figli, nonni, nipoti.

Lo sguardo empatico di Robert Zemeckis li osserva, incastonandoli in rettangoli che scompongono e riproducono la dimensione geometrica del grande schermo, racchiudendo tutti in uno spazio che è a tratti rifugio e a tratti trappola, scrigno fatato e camera mortuaria, luogo di creazione - di arte, di progenie, di speranze - o di quieta implosione e rimpianto, in un film che è una scatola magica, un pop up book e una matrioska dell'esistenza umana.

Con Here Zemeckis stabilisce un'unità fissa di luogo (con pochissime escursioni all'esterno, compresa la più commovente, quella finale) costringendo il nostro sguardo in un ambiente solo, che però si fa frattale del mondo.

L'"Here" and now, il qui e ora, diventa il qui e sempre, perché all'unità di luogo non corrisponde un'unità di tempo, anzi: il tempo viene frammentato, shakerato, disallineato e reso eterno nella sua ripetitività, riportando il percorso di innumerevoli famiglie che vivono in quell'unico luogo gioie e tragedie, nascite e lutti, e quel numero limitato di Giorni del Ringraziamento e Natali che scandisce il tempo, per tutti noi, all'interno del cerchio della (nostra) vita. "Il tempo vola", ripeterà un personaggio, e in un attimo quello che sembrava infinito diventa momentaneo, un Polar Express già passato di cui ci si scopre passeggeri invece che conducenti. E forse ci diremo: "Avrei voluto fare di più, con questi anni".

La sensazione, per lo spettatore come per i personaggi in scena, è insieme claustrofobica e familiare. Zemeckis crea la parabola struggente della vita, affrontando anche l'inevitabilità della morte che arriva improvvisa, mai come ce la saremmo aspettata. Dentro questa parabola c'è anche la summa del percorso cinematografico del regista, che si autocita infinite volte: attraverso le scatole di un trasloco marcate Allied, attraverso un Beniamino Franklin che cerca il fulmine come il Doc di Ritorno al futuro, o un pilota che rischia la vita come quello di Flight, e naturalmente attraverso la coppia centrale del film, interpretata da Tom Hanks e Robin Wright che erano il cuore tenero di Forrest Gump.

L'unica famiglia che affronta la vita con inesauribile allegria è quella bohemienne che si dedica all'arte e inventa una poltrona "magica" che tiene i piedi sollevati da terra: e i piedi sono sempre simboli, nel cinema di Zemeckis. Il regista muove le sue figurine come in un diorama esistenziale alla Benvenuti a Marwen per esorcizzare la paura di vivere, e soprattutto quella di morire: emblematica la scena in cui, in quella stanza che abbiamo osservato per tutto il film, non ci accorgiamo che c'è un corpo inanimato steso a terra, dentro quel rettangolo che chiamiamo vita.

Here è l'opera malinconica e dolcissima di un regista settantenne che è sempre stato affamato di vita, e che l'ha raccontata come un'avventura surreale (Ritorno al futuro), un mistero insondabile (Contact), anche una farsa legata alle nostre illusioni (La morte ti fa bella). I suoi protagonisti possono diventare cartoni animati senza colpa perché "disegnati così" (Chi ha incastrato Roger Rabbit?), fantasmi (A Christmas Carol), marionette di legno desiderose di diventare esseri umani (Pinocchio). Alcuni si perdono (Cast Away) per ritrovarsi più consapevoli, altri diventano consapevoli scoprendo Le verità nascoste. E tutti camminano su un filo teso sopra al nulla (The Walk), in equilibro tra la vita e la morte, talvolta gettandosi nel vuoto nella speranza di trovare un appoggio sicuro (Allied - Un'ombra nascosta) perché la vita è incerta, ma ricca di possibilità. (by MyMovies.it)

Nonostante avessi letto delle recensioni non proprio positive su questo film, nutrivo delle speranze, anche solo per la presenza di Tom Hanks e Robin Wright, coppia irripetibile di Forrest Gump. Purtroppo sono rimasta molto delusa, ed ho atteso alcuni giorni prima di scrivere la mia personale recensione, perchè volevo riflettere sui messaggi che il regista voleva dare con questo film. Capisco l'idea che in sè può essere anche buona... un luogo a caso e il passare del tempo, ma poi l'80% del film parla di una famiglia particolare che ha vissuto in questo luogo, relegando le altre famiglie a poche scene, a volte anche 'tristi'. Quindi forse era meglio fare una saga familiare, punto e basta... per non parlare poi del fatto che tutto sembra accadere in quella stanza, si nasce, ci si sposa, si litiga e si muore... mah... alquanto inverosimile.

Voto: 6--

 

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