Regia di David G. Derrick Jr., Jason Hand, Dana Ledoux Miller. Un film con Giorgia, Fabrizio Vidale, Angela Finocchiaro, Emanuela Ionica, Chiara Grispo. Cast completo Titolo originale: Moana 2. Genere Animazione, Avventura, Commedia, - USA, Canada, 2024, durata 100 minuti. Uscita cinema mercoledì 27 novembre 2024 distribuito da Walt Disney.
Oceania 2 riunisce Vaiana e Maui per un nuovo grande viaggio insieme a un gruppo di improbabili navigatori. Dopo aver ricevuto un inaspettato richiamo dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare verso i lontani mari dell'Oceania, in acque pericolose e dimenticate, per un'avventura diversa da qualsiasi cosa abbia mai fatto.
Il sequel del fortunato film d'animazione del 2016, ci riporta nel fantastico e divertente mondo dell'eroina Vaiana (Moana nell'originale) che, ormai maggiorenne, ha su di sé ancora una volta il peso del mondo da salvare.
"L'oceano non è ciò che ci separa, ma ciò che ci unisce" potrebbe essere
la trama, in estrema sintesi, a mo' di slogan, di questo sequel del
fortunato Oceania
che, in buona parte del resto del mondo, si chiama Moana. Nato in prima
battuta come progetto di serie per la piattaforma Disney+ e cambiato in
corsa dalla casa madre in un film per il grande schermo, che sta
tornando a essere fortunatamente, anche nell'animazione, il principale e
primo momento di incontro con il grande pubblico dopo l'ubriacature
dello streaming, Oceania 2 sviluppa con grande convinzione le
premesse del primo capitolo con una sceneggiatura scritta a sei mani, da
Jared Bush (l'unico dei tre che ha anche scritto il primo), Dana Ledoux
Miller e Bek Smith, che immagina un ulteriore e periglioso viaggio
della protagonista che così conclude il suo coming-of-age, forse e
nonostante la sequenza da guardare sui titoli di coda.
La missione di Vaiana è ovviamente più grande di lei e consiste nel
creare una connessione tra i popoli delle Isole del Pacifico. Diventata
ormai una leader nel suo villaggio e avendo trovato il suo posto nel
mondo - una posizione sottolineata dall'animazione del personaggio che
ora cammina con i piedi ben piantati per terra e non più sulle punte- è
in qualche modo costretta ad avventurarsi per capire se esistono altre
forme umane oltre a quelle della propria isola. Una proiezione marina
che fa il paio con quella delle stelle in cui noi umani siamo alla
ricerca di nuove forme di vita. È qui sta tutto il paradosso, non solo
della nostra epoca attuale, con l'essere umano proteso verso lo
sconosciuto, la conoscenza e la scoperta del nuovo - insomma il futuro! -
sempre però frustrato dai sentimenti innati di conservazione e di paura
dell'altro.
Trattandosi di un titolo per un pubblico così 'largo' di Disney, qui
l'incontro di Vaiana con gli 'alieni' sconosciuti delle altre isole è
visto nell'ottica della amicizia, anzi proprio della fratellanza, mentre
il tentativo di non far avvicinare i popoli è demandato a un bizzoso e
autoritario dio, Nalo, a cui nell'antichità non piaceva questo legame
speciale tra gli umani, preferendo dunque far sprofondare sul fondo
dell'oceano l'isola che Vaiana dovrà trovare e che connette tutte le
altre attraverso canali fantasmatici.
Una missione quasi impossibile per i pochi mezzi che ha a disposizione
ma che porta il pubblico, sicuramente quello dei più piccoli, a
empatizzare e condividere un viaggio pieno di ostacoli ma mitigato dalla
caratterizzazione dei personaggi che l'accompagnano nella sua grande
zattera a vela, con la geniale inventrice Loto che sarà decisiva, con i
deliziosi e divertenti amici non parlanti - il gallo sprovveduto Heihei e
il maialino Pua - e con il contadino Kele, anziano un po' scontroso
chiamato a coltivare il cibo per la sopravvivenza. Meno interessante il
personaggio di Moni, un imponente ragazzone utile nei momenti del
bisogno ma pressoché inesistente come psicologia. A loro si aggiungerà
il protagonista del precedente Oceania, l'amico e semidio Maui, pieno di
tatuaggi (anch'essi animati) e capace di mutare forma. Per rendere Oceania 2
ancora più divertente, ritroviamo gli spassosi guerrieri Kakamora a cui
è stato dato ancora maggiore spazio grazie a uno di loro, Kotu, preciso
nel portare a termini i suoi compiti come se fosse un ninja dentro alla
noce di cocco che è.
A terra rimangono i genitori di Vaiana e lo storytelling si concentra
molto nell'introduzione del personaggio di Simea, la sorellina minore su
cui i disegnatori hanno dato veramente il massimo nel renderla un
concentrato stupefacente di meraviglia infantile con pochissimi dettagli
su un volto paffuto, tondo e come sempre liscio per rendere meno
laboriosa l'animazione.
La parte magica e fantastica del mondo di Vaiana è vivificato dalle
apparizioni dello spirito di Nonna Tala che veglia su di lei, di Tautai
Vasa, un antico antenato che le conferma che oltre la barriera corallina
ci sono altri popoli, e di Matangi, una figura misteriosa, circondata
da volpi volanti, che mette in discussione tutto ciò che Vaiana pensa di
sapere su se stessa. A lei è concessa l'esecuzione della bella Perditi,
una delle nuove cinque canzoni di Oceania 2.
Forse la parte musicale è meno riuscita di quella del primo capitolo mentre invece l'animazione è un ulteriore tripudio visivo con la sua incredibile fusione, spesso anche molto repentina e quindi più difficile da gestire visivamente, tra i diversi quattro elementi che caratterizzano l'immaginario collettivo di quella civiltà (e non solo), acqua-terra-fuoco-aria. Un'animazione, sotto la regia degli esordienti David G. Derrick Jr., Jason Hand e Dana Ledoux Miller (originaria di Samoa), che sa rendere, allo stesso momento e miracolosamente, scultoreo e fluido l'Oceano che, non dimentichiamolo, è il vero protagonista di Oceania. Un meraviglioso essere vivente senziente che respira e risponde alle sollecitazioni degli umani.(by MyMovies.it)
Nonostante sia amante della grafica classica della Disney, Oceania (il primo) mi era piaciuto molto, anche come storia l'ho trovata innovativa. Per quanto riguarda la grafica, in questo secondo episodio, è migliorata ancora e le scene del mare sono bellissime e coinvolgenti, ma la storia è veramente poco interessante, sa di 'riscaldato', come se avessero puntato solo sul personaggio. Peccato, si poteva osare qualcosa in più!
Voto: 6,5
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