Carlo e Giulia Rovelli si preparano a partire verso il Salento dove la figlia maggiore Camilla, ora diciottenne, vuole trasferirsi per studiare all'università. Ma poiché il progetto di Camilla è anche quello di andare a vivere con il fidanzatino pugliese Antonio, Carlo è contrariato, e l'incontro con quelli che potrebbero diventare i futuri suoceri è a rischio. Anche Tito e Bianca, gli altri figli di Carlo e Giulia, viaggiano con la famiglia: il primo, adolescente imbottito di pregiudizi contro il Sud, combinerà una serie di guai, mentre la piccola di casa farà amicizia con Mario, il fratellino di Antonio. Ma a combinare più guai di tutti sarà Carlo, comportandosi come un elefante nella cristalleria in casa dei "suoi". Si aggiunga che Giulia ha appena scoperto di essere di nuovo incinta: a 45 anni suonati, e proprio quando gli altri figli cominciano a diventare grandi, lei e il marito dovrebbero ricominciare tutto da capo, e non sono sicuri di essere pronti.
10 giorni con i suoi è il terzo film della minisaga scritta (sempre con Giovanni Bognetti) e diretta da Alessandro Genovesi, dopo 10 giorni senza mamma e 10 giorni con Babbo Natale. L'impianto è sempre quello della commedia per famiglie con al centro le (dis)avventure della famiglia Rovelli e una sfilza di classici equivoci.
Valentina Lodovini è sempre la più credibile ed efficace nei panni di Giulia, Fabio De Luigi sforna battute più o meno puerili, e i tre ragazzi, interpretati dagli stessi attori che abbiamo visto via via crescere (Angelica Elli, Matteo Castellucci e Bianca Usai), ricoprono bene il loro ruolo, con nota di merito particolare per la piccola Bianca. Al cast si aggiungono Dino Abbrescia e Giulia Bevilacqua nei panni dei "consuoceri", più Gabriele Pizzurro (già visto in Stranizza d'amuri) e Leone Cardaci, dotato di marcato accento pugliese.Niente di nuovo sotto il sole, ma una formula rassicurante che questa volta pesca anche da due film d'oltreoceano, Ti presento i miei di Jay Roach e Moonrise Kingdom di Wes Anderson (per la scena finale). Ma il contesto rimane fortemente italiano, in questo caso anche pugliese, e l'alchimia fra gli interpreti, e di conseguenza fra i loro personaggi, è palpabile, così come l'affetto che scorre soprattutto fra Carlo e Giulia. È anche interessante il tono "femminista" che il personaggio interpretato da Valentina Lodovini imprime alla sua Giulia, con la sottolineatura ripetuta che a decidere se proseguire o meno una gravidanza deve essere la donna, e quel monito finale alla figlia - "Amati sempre" - che muoverà a commozione le mamme di figlie femmine.
Questa saga ha il pregio di non risultare mai troppo lontana dalla realtà (fatta eccezione qui per il prete interpretato da Marcello Cesena in modo delirante) e di suscitare empatia anche nel pubblico che ne ha confermato il successo nel tempo. E questa nuova puntata non sarà da meno delle precedenti. (by MyMovies.it)
Divertente e spassoso, un film italiano che, nonostante non proponga niente di nuovo, sa essere piacevolmente ironico, senza scendere mai nella volgarità. Fabio De Luigi sforna battute che a volte sembrano talmente naturali che ti fanno dimenticare il copione. I due piccoli delle famiglie sono favolosi, in particolare l'accento puglieso del piccolo Mario mi ha fatto morire. Ogni tanto un film spensierato per farsi quattro risate ci può stare!
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