Romeo è tenero e romantico, Valium
folle e paranoico, Eros arrapato e sensuale, il Professore razionale e
giudicante. No, non sono esseri umani, ma personalità che abitano la
mente di Piero, insegnante di Storia e Filosofia recentemente divorziato
e con una figlia piccola, intenzionato a rimettersi in gioco con le
donne ma ancora scottato dalle delusioni del passato. Giulietta è
romantica e sognatrice, Trilli istintiva e sexy, Alfa ideologica e
disciplinata e Scheggia irrazionale e istintiva. E anche loro non sono
persone reali, ma parti della personalità di Lara, la giovane donna
single reduce dalla relazione infelice con un uomo sposato che vorrebbe
un partner affidabile che l'aspetti sotto casa, e invece tende a cadere
nella trappola di amori senza futuro.
Lara e Piero si incontrano
per il loro primo appuntamento, si piacciono ma non osano confessarlo
(nemmeno a se stessi), incartandosi su ogni dettaglio, impegnati ad
ascoltare le voci interiori delle loro rispettive personalità.
Riusciranno a zittire quel chiacchiericcio incessante e a trovare la
strada verso una relazione finalmente appagante?
FolleMente inventa uno scenario in cui, da spettatori, assistiamo sia all'incontro fra Piero e Lara che alla battaglia che si svolge nelle loro menti, dato che le varie personalità battibeccano senza sosta, ognuna intenta a portare il discorso (e le decisioni che ne conseguono) dalla propria parte.
Ne deriva un fuoco di fila di
battute di un'ora e mezza, con un cast di attori ben noti al pubblico,
ognuno intento ad incarnare un aspetto ben definito del "carattere"
maschile o femminile, e a far entrare in contraddizione la coppia
centrale interpretata da Edoardo Leo e Pilar Fogliati.
L'idea ricorda il film di animazione Inside Out,
ma qui non si tratta di emozioni bensì di tratti comportamentali.
Ovviamente a far ridere sono soprattutto Trilli ed Eros (Emanuela
Fanelli e Claudio Santamaria) così come Valium e Scheggia (Rocco Papaleo
e Maria Chiara Giannetta), mentre a Giulietta e Romeo (Vittoria Puccini
e Maurizio Lastrico) tocca la parte più commovente e al Professore e
Alfa quella più rigidamente raziocinante.
L'energia cinetica fra gli attori funziona, così come funziona il
copione scritto a cinque mani dal regista Paolo Genovese (anche autore
del soggetto) con Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi,
che immaginiamo seduti intorno a un tavolo fare a gara per tirare fuori
la battuta più divertente. Al fondo c'è qualcosa di meccanico, come
c'era anche nel più grande successo di Genovese, quel Perfetti sconosciuti
di cui sono stati fatti un numero record di remake internazionali. Ma
l'idea è divertente, e lo sviluppo è attento ad incorporare le nuove
(iper)sensibilità maschili e femminili in tema di rapporti sentimentali,
nonché a preservare la componente romantica di quella che vorrebbe
diventare una storia d'amore, nonostante tutto.
I momenti più riusciti sono un orgasmo trionfale che unisce tutte le
voci interiori in un unico coro, e l'incontro improvviso fra le
personalità maschili e femminili che comporta un mescolarsi del cast,
fino a quel momento schierato su opposte barricate. FolleMente è
un film dichiaratamente da grande pubblico che beneficerà della
reazione collettiva a situazioni (anche dolorosamente) familiari e
sfacciatamente comiche, riflettendo quelle esitazioni che caratterizzano
le relazioni contemporanee ("Verso io o versi tu?", "Femminismo o
galateo"? Senso di responsabilità o istinto animale? Sincerità o
mistero?).
Alcuni dettagli sono cinematograficamente ben riusciti (anche se reminiscenti di Inside Out),
come la ricerca affannosa delle parole che ci vengono a mancare al
momento giusto attraverso i cassetti della nostra memoria. Molte paure e
autosabotaggi sono immediatamente riconoscibili, ed è proprio
sull'immedesimazione che Genovese fa leva, probabilmente augurandosi il
bis dell'identificazione planetaria di Perfetti sconosciuti (in cui recitavano Giallini e Leo).
La messinscena del cervello di Piero e Lara è un po' claustrofobica ma
efficace, l'impianto e il set dell'appartamento di Lara sono
dichiaratamente teatrali, ma il ritmo di regia si adopera per
movimentare gli ambienti e favorisce qualche fuga in esterno (e in
avanti), coadiuvato dal montaggio competente di Consuelo Catucci.
E la tesi di fondo, che emerge a poco a poco, è che maschi e femmine
oggi stanno troppo stretti nelle rispettive (auto)definizioni, e
farebbero bene ad accantonare più spesso i propri retropensieri per
lasciare spazio all'improvvisazione del momento.(by MyMovies.it)
Non sono una grande fan dei film italiani, ma questo mi sento di consigliarlo in modo particolare. Mi è piaciuto davvero tanto, ho riso molto, a tratti mi sembrava di guardare una piece teatrale e tutti gli attori sono bravissimi. Poi io sono un po' di parte lo ammetto, alcuni degli attori presenti sono tra i miei preferiti come Pilar Fogliati e Maria Chiara Giannetta. La trama assomiglia ad un 'Inside Out' da adulti? e quindi? qual'è il problema... se una cosa funziona... funziona!!!
Voto: 8
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