mercoledì 23 novembre 2011

ALE & FRANZ - Aria Precaria

di Alessandro Besentini e Francesco Villa
regia e scene LEO MUSCATO

Due destini incrociati, fatalmente fratelli, forzatamente contigui.
Due uomini in una miriade di situazioni diverse: seduti su una panchina di un parco, impegnati in una telefonata ad un call-center, in una sala d’aspetto, in bocciofila, all’ospedale o sul cornicione di un palazzo.
Una coppia di comici perfetta in un sodalizio che si protrae da anni e che unisce due personalità complementari che si divertono sul palco, creando squarci di vita quotidiana dai risvolti surreali.
Su una scenografia neutra e semplice, volta ad evidenziare le due presenze che la animano in modo grottesco, stralunato -precario, appunto- si stagliano le manie degli uomini di oggi, ben rese attraverso equivoci, giochi di parole, inquietudini, dubbi.
Dall’interazione tra due spiriti che attendono di reincarnarsi (e scoprono di essere stato l’uno la causa della morte dell’altro nella vita precedente) al famigerato sketch della panchina -commistione di normalità e follia, sadismo e masochismo- Ale e Franz, a turno vittima e gradasso, succube e tiranno, si divertono, giocano con chi li ascolta, si spingono fino alla parodia di due omosessuali attratti l’uno dall’altro e di due vecchietti che giocano a scopa.
Dal celeberrimo palcoscenico di Zelig, dopo qualche fortunata tappa al cinema, il popolarissimo duo torna a calcare i palcoscenici italiani, costruendo un rapporto fortemente empatico con il pubblico e sviscerando una preziosa, intensa sintonia.(by CarpiDiem)


Che dire… non credo che ci sia bisogno di commentare l'operato di questi due comici, li vediamo spesso in tv, e la loro comicità è conosciuta ed apprezzata da tutte le fasce d'età. Qual è il loro segreto? Io personalmente penso che il loro successo sia dovuto al fatto che sembra di assistere ad una conversazione tra due burloni, più che ad uno spettacolo pensato, provato e riprovato. La loro spontaneità, il loro continuo punzecchiarsi, il fatto di far sorridere perché semplicemente dicono quello che noi già ci immaginiamo possano dire… è un mix esplosivo che ci catapulta sul palcoscenico insieme a loro per un paio d'ore senza farci pensare a nulla.

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