venerdì 9 marzo 2012

Niente progetti per il futuro

GIOBBE COVATTA, ENZO IACCHETTI
scritto e diretto da FRANCESCO BRANDI

Tobia è un tuttologo opinionista che lavora in televisione.
Sta attraversando un periodo molto difficile della sua vita e ad un certo punto, preso dallo sconforto, decide di suicidarsi: la sua carriera sta andando a rotoli, tutti lo hanno abbandonato e la sola possibilità di fuga da una quotidianità ormai non più sopportabile gli sembra la morte. Così si reca su un ponte di periferia e si accinge a compiere il gesto estremo.
E' in quel momento che sopraggiunge Ivan, garagista, uomo semplice, concreto, di bassa estrazione sociale, il quale, a causa di alcune sue particolari velleità filosofico-speculative, si è convinto che la soluzione più consona al tradimento della fidanzata sia il suicidio…
Dall'incontro dei due prende il via uno spettacolo brillante che tenta di raccontare la crisi di un'intera società, un gioco teatrale che ben mostra l'impoverimento spirituale di cui molti di noi oggi sono vittime più o meno consapevoli.
Vincitore del Premio Flaiano 2009, questo testo di Francesco Brandi è stato definito da Masolino D'Amico un "dramma sottile, coinvolgente, spesso imprevedibile". La società ritratta nello spettacolo è colma di contraddizioni e quasi priva di valori stabili: un mondo in cui anche le esistenze più diverse paiono avere un epilogo comune, sorelle nella disperazione e nella rassegnazione. (by CarpiDiem)

Trovo che questo spettacolo sia uno tra i più belli della rassegna 2011-2012. Oltre ad essere molto divertente (Giobbe è davvero un trascinatore ed Enzo una spalla formidabile!), non è per niente banale e fornisce parecchi spunti di riflessione. La diversità delle vite raccontate fa sì che ogn'uno di noi possa ritrovare parti di sè stesso in entrambi i personaggi, riconoscendosi in un qualche modo, anche se non si è mai pensato di suicidarsi. Ma questo evento in sè stesso passa in secondo piano, quello che sembra più interessante è la la vita dei protagonisti, con le loro piccole/grandi realtà, per capire come mai si sono ritrovati su quel ponte e quali sono le motivazioni che li hanno condotti lì. E' logico che rimane uno spettacolo molto, ma molto divertente, in parecchie occasioni fa sbellicare dalle risate, perchè, in fondo, ogni tanto bisogna pure riderci sopra alle cose che succedono...

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