giovedì 12 dicembre 2013

Verdi, Narrar cantando

collaborazione alla drammaturgia e ai testi Gerardo Guccini
arrangiamenti e orchestrazione Stefano Nanni
Marco Paolini, voce narrante
Mario Brunello, violoncello
e con Francesca Breschi e Stefano Nanni
Coro popolare formato dal pubblico

di Marco Paolini e Mario Brunello

Che cosa è stato Giuseppe Verdi? In realtà molto più di un musicista.
Scopriamo dunque, condotti dalla sapiente guida di Marco Paolini e Mario Brunello e dall'occhio registico di Cesar Brie -che affiancherà quello di uno tra i più grandi protagonisti del teatro civile in Italia-, il Verdi uomo, regista, librettista, impresario, ma anche il Verdi patriota e politico.
Nel bicentenario della sua nascita è doveroso rievocarne la grandezza, facendo conoscere le mille sfumature di quella che è stata una personalità eclettica, costantemente in movimento, colta, talentuosa, aperta al mondo, alla vita, alla storia e alle sue suggestioni.
Una serata un po' pop e un po' didattica, affidata alla voce di un narratore
sublime, al violoncello di un artista che saprà sottolineare arie ormai parte della nostra tradizione culturale, e infine anche al pubblico, che potrà partecipare, interagendo in coro con i cantastorie sul palcoscenico.
"Verdi non è solo un musicista -sostiene Paolini- è un uomo di teatro che pensa ad un disegno generale e poi ne cura ogni dettaglio per arrivare ad un effetto mirato. Egli pensa ad uno spettacolo globale ed essenziale; il risultato è straordinario perché egli inventa qualcosa che sembra molto più antico di lui.
Le sue opere diventano tradizione da subito, la sua popolarità è pari a quella di Garibaldi." (by CarpiDiem)


Gli spettacoli di Paolini sono sempre delle sorprese, non fanno parte di nessun schema preciso, sembrano dei monologhi raffazzonati all'ultimo momento, ma è tutta una finta, ogni singola parola è ben studiata, anche parlando di un'epoca lontana dalla nostra, riesce a mettere in mostra quanto poco conti il passare del tempo quando si ha a che fare con l'animo umano, le meschinità sono sempre le stesse, ed il genio rimane indiscusso anche dopo più di un secolo... Lo spettacolo è stato istruttivo e divertente allo stesso tempo, la vita di Verdi a me era quasi completamente sconosciuta, ed è stato molto interessante scoprire quanto fosse interessato a tutte le novità. Bravissimi anche i collaboratori di Paolini: hanno dato quel tocco in più allo spettacolo rendendolo ancora più ricco. Poi, non posso non menzionare, la meravigliosa idea di far cantare le arie più famose di Verdi al pubblico, con tanto di insegnamenti, applausi e rimproveri... molto divertente!!!

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