
di Cristina Comencini
con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni
regia Cristina Comenicini
Compagnia Enfi Teatro
E' Domenica mattina.
Due amiche mature leggono insieme una scena di teatro che una di loro deve recitare l'indomani. Immediatamente si avverte la distanza che le separa: Lucia, attrice di professione, percorsa da eterne tempeste dell'anima, ha sublimato il suo bisogno di amore con l'arte e si accontenta di vivere di riflesso le storie che legge e che studia dai copioni; per Maria, invece, dirigente di banca, gli "alti turbamenti" avvertiti dall'amica altro non sono che terrene occasioni di vita, da assaporare nel concreto della quotidianità, da sviscerare e vivere.
Ma ecco che Lucia resta sola per un po' e davanti ai suoi occhi di donna un po' rigida, severa e moralista compare un giovane ragazzo in mutande, che l'amica ha portato a casa, ubriaca, la sera precedente.
Lui la scambia per Maria e lei, d'istinto, un po' per gioco, un po' sperando di sbarazzarsi di lui, finge di essere ciò che non è. D'altronde lui non ricorda quasi nulla della donna con cui è stato, se non qualche particolare imbarazzante, piccante, addirittura buffo.
Comincia così, quando Maria ritorna, un gioco a tre che, anche quando si svela, nel finale, costringe i protagonisti a riflettere su se stessi e sui rapporti interpersonali, su un mondo difficile, su rabbie, fragilità, delusioni e sulla comune costante ricerca dell'amore, sola forza e solo rimedio ai mali dell'essere umano.(by CarpiDiem)
Vederle lavorare insieme, fianco a fianco è davvero coinvolgente, sono davvero bravissime e riescono a strappare un sorriso anche solo con la loro presenza sul palcoscenico. Sono una fan di entrambe da sempre, amo i loro lavori

Mi pafre brutto non nominare anche il protagonista maschile, sbatacchiato da una parte all'altra per tutta la piece, in balia delle due protagoniste; nonostante la sua giovane età se l'è cavata egregiamente, la sua parte era tutt'altro che semplice.
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