commedia musicale di Garinei e Giovannini
scritta con Jaja Fiastri
con Gianluca Guidi, Enzo Garinei
con la partecipazione straordinaria di Marisa Laurito
regia PIETRO GARINEI e SANDRO GIOVANNINI
IL SISTINA
Commedia internazionale -rappresentata in oltre 50 versioni in vari paesi tra cui Russia, Inghilterra, Brasile, Austria, Argentina, Perù, Spagna- la storia di Don Silvestro che riceve una telefonata da Dio in persona, il quale gli preannuncia un secondo diluvio universale, è ricca di colpi di scena e di trovate originali e divertenti. I personaggi pittoreschi, l’intreccio fatto di piccole storie che si intersecano e la grande macchina scenografica danno a questa commedia popolarissima, adatta ad un pubblico di tutte le età, una straordinaria potenza incantatrice, resa ancor più rigogliosa dalle doti dei protagonisti in scena, preparatissimi e pieni di energia.
Gianluca Guidi, nei panni del parroco che tenta di salvare i suoi compaesani dall’ira divina, destreggiandosi tra l’amore della bella Clementina, l’inimicizia del padre di lei, i problemucci causati dall’arrivo in paese dell’avvenente prostituta Consolazione –rea di gettare notevole scompiglio tra i mariti non più devoti-, mostra indiscusse doti attoriali ed una splendida voce, regalandoci un curato dai toni un po’ british, mai sguaiato ed inopportuno.
Marisa Laurito lo affianca con una verve comica trascinante, Enzo Garinei dipinge il ritratto di un sindaco arguto e giustamente provincialotto, Marco Simeoli e Valentina Cenni mostrano a loro volta un grandissimo talento, rispettivamente calati alla perfezione nei panni di Totò –lo scemo del villaggio che da ingenuo e fanciullesco si trasforma in focoso amante di Consolazione- e di Clementina, tenera, ardente, allo stesso tempo pura ed ambigua.(bt CarpiDiem)
Il mio debole per i musical può rendermi non molto obiettiva nel valutare questo spettacolo, lo ammetto… ma lo metterei tra i primi 5 più belli che ho visto finora. Oltre alla bravura indiscussa di tutti gli attori/ballerini, sono rimasta incantata dalla scenografia, così concentrata e varia nonostante il palco del teatro di Carpi non sia grandissimo. Quando ho visto tutte le scenografie presenti che ruotando davano origine a diversi scenari, culminando nella presenza di un pezzo di vera arca… ho capito cosa ci facevano quei due giganteschi camion fuori dal teatro… Di Gianluca non si può dire nulla, è stato davvero il trascinatore dello spettacolo e se si chiudono gli occhi sembra di sentire il padre, proprio come se il tempo non fosse passato e ci si ritrovasse di nuovo quarant'anni addietro… Al termine dello spettacolo che dura tre orette incluso l'intervallo, si esce col sorriso sulle labbra, veramente appagati…
Nessun commento:
Posta un commento
Lasciate un commento... voi che leggete...