mercoledì 23 novembre 2011

Amleto

di William Shakespeare
con ALESSANDRO PREZIOSI
cast in via di definizione
regia ARMANDO PUGLIESE
KHORA TEATRO

Dopo il grande successo come protagonista della fiction Elisa di Rivombrosa diretta da Cinzia Th. Torrini ed importanti esperienze cinematografiche, Alessandro Preziosi torna al teatro con una delle più famose opere shakespeariane.
“Attraverso Amleto – dice– vogliamo parlare di noi e dell'oggi con l'intento di riportare il teatro classico e l'arte al loro ruolo fondamentale: ovvero essere lo specchio del mondo in cui viviamo”.
Il grande Dramma del Dubbio rivive sulle scene con grande intensità in un allestimento che vanta protagonisti d’eccezione ed una regia di classe.
Non c’è nella storia della letteratura mondiale un personaggio così centrale, così ricco di sfumature, così complesso e sfuggente. Alla corte di Danimarca il dubbio e l'ambiguità prevalgono. C’è incertezza tra essere e apparire, pensiero e azione. Il giovane principe sembra determinato a compiere la sua vendetta ma continuamente procrastina l'azione; l'esitazione sembra essere la sua malattia.
Anche se è basato su una struttura convenzionale, Amleto apre la via ad un moderno concetto di teatro. Muove il fulcro dell'attenzione da una vendetta privata verso un'indagine sulle basi dell'umana esistenza e sulla validità delle azioni umane. Mette sotto scrutinio un gran numero di argomenti (la legittimazione del potere, l'incesto), idee (morte, suicidio, esistenza di un mondo soprannaturale), valori (castità, onore, lealtà, amicizia), mancanza di valori (incostanza, ipocrisia, tradimento), relazioni (vincoli familiari), emozioni (amore, gelosia, odio), forme sociali (potere sovrano, gerarchia). (by CarpiDiem)


E' uno spettacolo davvero molto bello, intenso, con una interpretazione di Alessandro Preziosi che è andata ben al di là delle mie aspettative. Merita però vederlo quando non si è molto stanchi, in modo da poterne apprezzare i lunghi monologhi recitati con una convinzione ed una precisione impressionanti. Non un'esitazione, non un momento di perplessità, quasi come se stesse parlando con un amico e vi posso assicurare che il testo non è affatto banale. Ogni tanto uno spettacolo impegnativo si apprezza molto, si riscopre la vera prosa.

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