mercoledì 23 novembre 2011

Un certo signor G

dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con NERI MARCORE'
al pianoforte Gloria Clemente e Vicky Schaetzinger
elaborazione musicale Paolo Silvestri
scene e costumi Giudo Fiorato
regia GIORGIO GALLIONE
TEATRO DELL’ARCHIVOLTO

Ispirato alle prime esperienze teatrali di Gaber, quelle del “Signor G” appunto, ma anche quelle di “Dialogo tra un impegnato e un non so”, “Far finta di essere sani”, “Anche per oggi non si vola” (siamo tra il 1970 e il 1974), lo spettacolo è l’occasione per rileggere, rivisitare, re-interpretare un’opera, quella di Gaber e Luporini, da considerare un’invenzione senza tempo di scadenza, un classico moderno che tra ironia, malinconia, istanze civili e comico paradosso si interroga sui destini dell’uomo moderno, in bilico tra utopia, impotenza, razzismo, amore, consumismo, paura e sogno.
Accompagnato da due pianiste, Neri Marcorè, rifacendosi anche stilisticamente alle forme del ‘teatro canzone’ di Gaber, è il Signor G trent’anni dopo, un individuo che rischia di perdere i pezzi e che soffre dei mali più comuni e alla moda - nevrosi acuta, condizionamento totale, visione delle cose vicina allo zero - insomma, una persona normale.(by CarpiDiem)


Già Neri Marcorè mi piace da sempre, sia come attore che come 'show man' (del resto lo apprezzo molto anche come conduttore della bellissima trasmissione 'Per un pugno di libri'), vederlo a teatro è tutta un'altra storia. L'ho trovato coinvolgente, riesce a riempire il palcoscenico come se ci fossero una decina di attori, ed invece, come in questo caso, si aggira da solo, su un palco abbastanza particolare ma neppure troppo pieno… e poi è proprio bravo, non c'è niente da dire!!!

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